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A Cincinnati torna Alcaraz, ci sarà anche Sinner?

Tra pioggia e olimpiadi l’agosto tennistico nordamericano non si può certo dire che sia indimenticabile, visto l’assenza dei finalisti olimpici appunto, e il comprimersi del programma in poche ore. Ci si è messo anche Sinner, alle prese con malanni che lui stesso tende a definire immaginari, magari usando parole più diplomatiche. Ad ogni modo, con Montreal che ancora non ha finito i quarti di finale, è stato sorteggiato già il tabellone di Cincinnati, che dovrà fare a meno del detentore del trofeo, Nole Djokovic autore di una stagione abbastanza sconcertante. Il serbo, fino alla finale olimpica, non aveva non solo vinto nessun torneo ma nemmeno superato un top10. Eppure, se avesse giocato a Montreal, forse avrebbe ripreso addirittura la posizione numero 1 del ranking. Insomma, sono avvertenze per spiegare che si devono prendere con mille cautele i risultati di questo periodo tennistico, ma sappiamo che sono parole al vento.

Ad ogni modo a Cincinnati torna quello che per molti rimane allo stato il più forte giocatore del mondo, Carlitos Alcaraz. Lo spagnolo è riuscito a perdere la finale olimpica ma viene dalla doppietta Roland Garros-Wimbledon e come al solito i dubbi riguardano più le condizioni complessive – si sarà allenato? sarà con la testa al torneo? – che i problemi che possono dargli i rivali. Tanto più che, come accennato, Sinner è alle prese con i suoi problemi e ha già messo le mani avanti dicendo che non è pensabile sia pronto per il torneo dell’Ohio.

Alcaraz, testa di serie numero 2, dopo il bye potrebbe avere Popyrin, che in condizioni normali sarebbe favorito sul declinante Monfils. Ma l’australiano oggi giocherà il suo quarto di finale contro Hurkacz e se mai vincesse persino la semifinale contro magari Zverev. Non è nemmeno detto che ci sarà insomma. Secondo turno (o terzo, vedete voi) che ci auguriamo sia contro Berrettini, che ha avuto una strameritata wild card ma che in cambio avrà un primo turno complicato contro Rune. Quarti di finale contro Tsitsipas, se si sarà calmato, o contro Struff e poi la semi con Medvedev, pure lui in chissà che condizioni dopo la sconfitta a primo turno di Montreal contro Davidovich Fokina e considerato che dalle sue parti ci sono Musetti e Hurkacz, per cui vale un po’ il discorso fatto per Popyrin.

Tanti punti interrogativi insomma, ma sempre meno di quelli della parte alta, che vede Sinner subito alle prese con Griekspoor e poi probabilmente Humbert. Nei quarti potrebbe ritrovare Rublev oppure Fritz, visto che pure Andrey non si sa bene come finirà il torneo canadese. Semifinale verosimilmente con Zverev, visto che il tedesco – pure lui alle prese con il tour de force canadese, ed è anche favorito per la finale – ha un tabellone molto buono (Dimitrov ai quarti e Shelton agli ottavi). Insomma una specie di terno al lotto, e tutto sommato Alcaraz potrebbe avere il vantaggio di arrivare abbastanza riposato. Ad ogni modo sarà a New York che si deciderà il destino di questo 2024, vedremo come ci arriveranno.

Altre due parole sugli italiani. Di Sinner e Berrrettini abbiamo detto, poi avremo la medaglia di bronzo che esordirà contro Jarry e poi potrebbe avere Tiafoe prima di Medvedev. Nello stesso spicchio di tabellone c’è Darderi, che esordirà con Tabilo per poi essere chiuso da Tommy Paul.
Ci sarà anche Arnaldi che dopo Etcheverry dovrebbe avere Shelton e poi, chissà, Dimitrov. Speriamo che arrivi anche Sonego, che ha già un difficile primo turno di qualificazione contro Coric.

Come al solito ecco i possibili accoppiamenti a partire dagli ottavi di finale.

[1] J. Sinner vs [13] U. Humbert
[11] T. Fritz vs [6] A. Rublev
[3] A. Zverev vs [16] P. Korda
[12] B. Shelton vs [8] G. Dimitrov
[5] H. Hurkacz vs [10] T. Paul
[14] L. Musetti vs [4] D. Medvedev
[7] C. Ruud vs [9] S. Tsitsipas
[15] H. Rune (M. Berrettini) vs [2] C. Alcaraz

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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