Il CAS ha annunciato si terranno il 16 e il 17 aprile a Losanna le udienze per l’appello presentato dalla WADA sul caso Sinner e la sua assoluzione da parte dell’ITIA dopo la positività al Clostebol. riscontrata lo scorso marzo durante il torneo di Indian Wells.
Jasmine Paolini ha superato il primo scoglio nel tabellone olimpico di singolare a Parigi 2024 con un successo non banale contro Ana Bogdan, trovatasi avanti anche di un doppio break nel primo parziale e comunque sconfitta 7-5 6-3.
È iniziato un torneo che ha spesso ribaltato i pronostici, creato sorprese, nascosto insidie. Paolini, dopo la finale di un mese e mezzo fa nello stesso impianto per il Roland Garros, è addirittura additata come una delle potenziali sorprese per un posto tra chi giocherà per le medaglie. A dare ancor di più la sensazione di come il suo universo sia cambiato. E da numero 5 del mondo l’aria alle volte può essere rarefatta, con dinamiche nuove rispetto a quel gruppo di giocatrici che possono andare in campo e fare del bel tennis per provare a cogliere l’occasione buona. Fino a non molto tempo fa era in questo gruppo, senza troppe pressioni.
Bogdan, oltretutto, ha un tennis piuttosto piacevole da vedere e quando è ai suoi massimi può regalare una ventina di minuti di grande valore come oggi dove quattro game consecutivi l’hanno portata fino al 4-1 e 15-0 al servizio. Riusciva ad accelerare su palle complicate, trovava vincenti e teneva sotto pressione una Paolini a sua volta un po’ persa lungo il campo, che stava forzando per uscire dal palleggio ma senza sentir bene la palla e trovando errori molto netti. Nel momento forse peggiore per lei, però, è riuscita a ripartire. Non ci son stati veri regali della rumena, è stato proprio il suo atteggiamento in campo a svoltare e a mettere insieme, punto dopo punto, la rimonta nel punteggio e nella dinamica in campo. Lo slice al servizio per il 3-4, molto ben piazzato, è stato forse il momento in cui davvero la toscana ha sentito se stessa in campo e non a caso pochi minuti dopo era già col primo set point, sul 5-4. È dovuta arrivare a un terzo, sul 6-5, ma ha vinto il duro testa a testa ed evitato un tie-break insidioso. Nel secondo parziale lo spirito e il gioco erano quelli giusti da subito, e già nelle fasi iniziali ha preso il margine che ha portato poi al traguardo.
Al prossimo turno avrà o Magda Linette o Mirra Andreeva, battuta nella semifinale dell’ultimo Roland Garros. Entrambe sono reduci da una vittoria nei tornei WTA conclusisi ieri: la polacca ha vinto il ‘250’ di Praga in finale contro Magdalena Frech, la russa si è imposta con grande fatica a Iasi, in Romania, grazie anche al ritiro di Elina Avanesyan sotto 0-4 nel set decisivo, oltre le 11 di sera, con tutto quello che ha comportato per Mirra che già in semifinale aveva faticato tanto contro Olga Danilovic, arrivata fino al 5-2 15-40 al terzo set.