Continua, passo dopo passo, l’ascesa di Alex de Minaur nel ranking ATP. Grazie al titolo ottenuto sull’erba di ‘s-Hertogenbosch, l’australiano guadagna oggi altre due posizioni, issandosi alla settima e migliorando di nuovo il proprio career high.
De Minaur, al secondo centro stagionale dopo quello colto nel “500” di Acapulco, scavalca Casper Ruud (ottavo) e Hubert Hurkacz (nono), che scendono un gradino ciascuno. Un’annata solida, la sua, caratterizzata anche dal successo su Djokovic in United Cup, dalla finale di Rotterdam e dai quarti al Roland Garros.
Per il resto, nulla si muove nella top twenty. Poco oltre, salgono Sebastian Korda (23; + 3), finalista nel torneo olandese, e soprattutto Jack Draper (31; + 9), che a Stoccarda ha conquistato il primo trofeo nel circuito maggiore. Draper è ora il giocatore britannico meglio piazzato.
Più in basso, da segnalare l’avanzata di Hugo Gaston (69; + 13), vincitore del Challenger di Lione, e i bruschi cali di Marton Fucsovics (68; – 13), Emil Ruusuvuori (87; – 15), Arthur Cazaux (90; – 15), Rinky Hijikata (98; – 18) e Andy Murray (129; – 32).
Per il tennis italiano giungono ancora ottime notizie. In una classifica sempre guidata saldamente da Jannik Sinner, dietro a Lorenzo Musetti (che si conferma trentesimo), sale Luciano Darderi, che ha fatto suo il Challenger di Perugia. Il tennista di origini argentine mette a segno un brillante + 7, che gli permette di diventare trentaquattresimo, suo primato personale.
E non finisce qui, perché, alle spalle di Matteo Arnaldi (35; – 1), anche Flavio Cobolli (49; + 1) stabilisce il career high. Dopo Lorenzo Sonego (57; + 1), poi, compie un importante balzo in avanti Matteo Berrettini, finalista a Stoccarda, dove in passato aveva trionfato in due occasioni. Il romano, sempre temibilissimo sui prati, risale ben trenta gradini, divenendo sessantacinquesimo.
Fra i cento troviamo, inoltre, Luca Nardi (72; + 1) e il rientrante Fabio Fognini (100; + 2), quest’ultimo risalito grazie al piazzamento nei quarti in Umbria. Il ligure precede Stefano Napolitano (121; + 4), Francesco Passaro (128; + 5), Matteo Gigante (133; – 1), Giulio Zeppieri (139; + 1), Mattia Bellucci (145; + 15 con la semifinale nel Challenger di Nottingham) e Andrea Pellegrino (158; + 3). Esce nuovamente dai duecento Francesco Maestrelli (208; – 17), preceduto anche da Andrea Vavassori (201; + 1).
Tutto fermo nei piani alti del ranking WTA. Tra le venti, il calo di Ekaterina Alexandrova (20; – 4) permette a Marta Kostyuk (16; + 1) ed Emma Navarro (17; + 1) di ritoccare il primato personale.
Bene l’ex numero uno Karolina Pliskova (42; + 8) e Diane Parry (53; + 11), rispettivamente finalista e semifinalista nel “250” di Nottingham. In netta discesa, al contrario, l’egiziana Mayar Sherif (79; – 16).
Resta al settimo posto la migliore italiana, Jasmine Paolini. Alle spalle della toscana figurano Elisabetta Cocciaretto (44; – 1), Lucia Bronzetti (67; + 1), Martina Trevisan (90; 0), Sara Errani (91; – 3) e Lucrezia Stefanini (139; + 14 con il secondo turno a Nottingham dalle qualificazioni).
I top ten del ranking ATP: 1 Jannik Sinner, 2 Carlos Alcaraz, 3 Novak Djokovic, 4 Alexander Zverev, 5 Daniil Medvedev, 6 Andrey Rublev, 7 Alex de Minaur (+ 2), 8 Casper Ruud (- 1), 9 Hubert Hurkacz (- 1), 10 Grigor Dimitrov.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Coco Gauff, 3 Aryna Sabalenka, 4 Elena Rybakina, 5 Marketa Vondrousova, 6 Jessica Pegula, 7 Jasmine Paolini, 8 Qinwen Zheng, 9 Maria Sakkari, 10 Ons Jabeur.
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