Dopo Sandra Cecchini, Raffaella Reggi, Francesca Schiavone, Sara Errani e Martina Trevisan, è la volta di Jasmine Paolini. La toscana è diventata la sesta tennista italiana a raggiungere i quarti di finale al Roland Garros grazie alla rimonta messa a segno contro Elina Avanesyan e una partita che dopo un primo set da brividi è stato capovolto fino al 4-6 6-0 6-1 conclusivo.
È un balzo molto importante per Jasmine, ne aveva bisogno anche a livello mentale perché l’occasione era enorme e già aveva perso una sfida tra outsiders a questo punto del torneo in Australia, contro Anna Kalinskaya. Rispetto a lei, però, Avanesyan ha molta meno spinta e si affida tantissimo a un gioco prevalentemente di contrattacco, dove è solita costruire punti partendo anche da traiettorie davvero alte sopra la rete. E col dritto, nella prima mezz’ora, dava tanto fastidio all’azzurra che cercava di impattare col proprio rovescio una palla che saltava tanto dopo il rimbalzo.
Non fu solo quella la ragione del pessimo avvio, ma il palleggio di Avanesyan serviva a tenere sotto pressione una Paolini che non aveva calma e tranquillità necessaria per scambiare. Finché ha pensato soprattutto a “sfondare” con la sua potenza da fondo campo, Jasmine faceva solo il gioco di Elina. Quando sono cominciate traiettorie meno potenti ma più precise, cominciando a prendere meglio il tempo e a cercare maggiormente gli angoli, le trame sono progressivamente cambiate. Avanesyan, dal 4-0 in suo favore, ha raccolto appena tre game. Paolini, pur faticando, ha cominciato a uscire dal blackout e a correggere l’andamento dei punti con sempre più continuità. Era riuscita a risalire fino al 4-5 ma non a ribaltare l’esito del primo parziale. Se non altro, quella sveglia è servita per i set successivi. Nel secondo è partita meglio, e alla quinta chance di break sull’1-0 è riuscita a far centro e prendere sempre più fiducia, spingendo col dritto in maniera ora convincente e non subendo più le traiettorie dell’avversaria.
Netto il 6-0 nel secondo parziale e un’altra serie di sei game consecutivi nel terzo hanno completato la bella rimonta. E così, Jasmine è tra le migliori otto dello Slam parigino, ritrovando ora quell’Elena Rybakina a cui aveva dato buon filo da torcere giusto un mese fa a Stoccarda. La kazaka sta viaggiando bene, senza veri affanni, alle volte gestendo e alle volte attaccando. Nella prima giornata senza bisogno del tetto, la numero 4 del seeding ha messo in piedi forse la miglior prestazione con un 6-4 6-3 ai danni di Elina Svitolina dove ha difeso molto bene il break di vantaggio in entrambi i parziali e ora diventa un’avversaria molto insidiosa.
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