Iga Swiatek è riuscita a conquistare la quinta finale del suo 2024 grazie all’importante e abbastanza sudato 6-4 6-3 contro Coco Gauff nella prima semifinale di quest edizione del WTA 1000 di Roma. Un successo che vuol dire per lei disputare sabato la terza finale negli ultimi quattro anni al Foro Italico, provando a prendere quel ventunesimo titolo nel circuito maggiore che la porterebbe al primo posto assoluto (in singolare) nella storia del tennis polacco, superando anche Agnieszka Radwanska.
I precedenti la vedevano grande favorita, con nove vittorie in 10 confronti diretti contro la statunitense e sebbene lei sia arrivata in doppia cifra, la dinamica è stata piuttosto diversa rispetto a quella di un match in controllo perché non ha mai davvero avuto la superiorità sulle diagonali, soprattutto quella di destra. Non era ingiocabile, non era infallibile, ma come spesso succede è riuscita a emergere come meglio non poteva. In una partita così equilibrata, con un’avversaria che si è snaturata per aggredire costantemente fin dal servizio spesso attorno ai 200 chilometri orari, prendendosi rischi importanti ma che stavano riuscendo a tenere la numero 1 del mondo in apnea, Gauff si mangerà le mani per un primo set dove era partita nettamente meglio e l’ha perso per i doppi falli (gli unici) arrivati nei momenti peggiori.
Iga, pur non brillando, ha vinto di testa e di solidità. Sembrava un po’ lenta negli spostamenti, non aveva il comando nemmeno col dritto dove normalmente fa indietreggiare Gauff, ma il continuo pressing in risposta ha pagato nel confronto forse più impietoso tra le due: 4-4 e 40-0 Coco divenuto un 40-40 senza vere colpe per lei, ma con Swiatek che accendeva la lampadina e risaliva punto dopo punto. Sulla parità, il nuovo blackout con due doppi falli consecutivi e la polacca che ringraziava e prendeva con enorme cinismo il parziale. Il secondo è stato simile: Gauff spesso a cercare di sfondare il muro avversario, reggendo sulle diagonali e affondando il colpo col rovescio lungolinea. Recuperava da 0-30 nel primo game e sull’1-1 chiudeva con una gran prima il miglior turno di battuta della sua partita, caricandosi con un urlo al team.
La risposta di Swiatek? Turno di servizio a zero quasi senza giocare e break che ha spezzato l’equilbrio. Non è stato facile confermarlo, perché Coco ha tentato un nuovo assalto e solo la sfortuna, sul 30-30, ha messo out quel rovescio di millimetri prima di una grande difesa della polacca che alla fine ha avuto il rovescio da piazzare nel campo vuoto. Sul 4-2 Iga però non riusciva a chiudere la partita, mancando due palle break, ma sul 4-3 pur facendosi riprendere da 30-0 era lei a cancellare ottimamente l’unica chance concessa nel secondo parziale, con una prima di servizio oltre i 180 chilometri orari e un rovescio piazzato profondo in lungolinea. Da lì, una prima palla a 186 e una a 188 chiudevano l’unico vero momento di sofferenza alla battuta. Chiamata a rimanere nel match, Coco si è sfaldata, sentendo tanta tensione e perdendo il rovescio in maniera definitiva. Sabato pomeriggio, non prima delle 17, ci sarà un nuovo assalto di Swiatek al Foro Italico, a caccia del quarto titolo ‘1000’ della stagione.
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