Gli ultimi due mesi di Yulia Putintseva, tennista ormai trentunenne e numero 41 del ranking WTA, sono stati tra i migliori della sua carriera. Da Indian Wells, dove arrivava con un ranking oltre le prime 80 del mondo, ha messo insieme un quarto turno, i quarti di finale a Miami e a Madrid. Tanti punti che le hanno dimezzato il ranking, e poteva andare ancor meglio in Spagna fosse riuscita a concretizzare uno dei due match point avuti contro Elena Rybakina.
Sulla terra rossa si trova benissimo e in questo momento di forma è temibile non solo per le pesanti rotazioni che mette da fondo campo ma per quel suo essere una tennista che spesso va di puro istinto. Irregolare, ingestibile, anche spettacolare, perfetta per mandare in difficoltà una big non impeccabile con un gioco molto scomodo da gestire. Soprattutto se l’avversaria basa gran parte del tennis sul ritmo, su schemi consolidati e non ha quotidianamente da fronteggiare tenniste capaci di far saltare la palla anche di due metri, o avere quella profondità.
Gli indizi per un match ben più complesso del previsto c’erano già, e Swiatek alla fine ha potuto tirare un enorme sospiro di sollievo per esser riuscita a non far pesare tanto il calo al servizio nel secondo parziale quando a un certo punto è stata intrappolata in un game fiume, delicato, dove sembrava non saper più che fare con quella palla così scomoda da attaccare e la kazaka non le dava più alcun punto gratuito. Una fase traballante, indietro 1-4 e con le fasi di parità che si ammassavano l’una sull’altra. Poteva ancora riprendere la partita in un eventuale terzo set, ma la polacca è stata davvero vicina a poter prendere un 6-1 sulla terra battuta che in tutta la carriera le è capitato appena due volte: a Varsavia nel 2022 contro Caroline Garcia e al Roland Garros nel 2019 contro Simona Halep. Invece, a conti fatti si controlla il punteggio e si legge 6-3 6-4 per la numero 1 del mondo. Un risultato davvero bugiardo.
Fin dal primo game al servizio Swiatek ha visto cosa le sarebbe aspettato. In risposta Putintseva alzava dei pallonetti anche a 10 metri sopra la rete cercando gli ultimi centimetri di campo, variava il ritmo tra palle lente, cariche e accelerazioni, alla lunga Iga ha anche smesso di cercare di raggiungere le smorzate perché tanto oggi non c’era verso su quell’aspetto. Yulia le giocava benissimo. Ne avrà forse sbagliata una, sul 2-0 e 30-0 nel secondo parziale, per il resto passavano tutte. L’unica che la polacca ha recuperato, però, è stata quella che ha deciso il primo set. Swiatek era avanti 3-2 e lì l’avversaria ha avuto l’unico mezzo passaggio a vuoto nel parziale. Sul 40-30 non è riuscita a chiudere perché Iga ha preso campo e col rovescio incrociato è andata sulla parità, lì il doppio fallo per la palla break. Putintseva ha giocato bene sotto pressione, con la smorzata quando l’avversaria aveva i piedi oltre la linea di fondo, ma Swiatek c’è arrivata di forza e ha sopreso Yulia col recupero vincente in lungolinea. È stato un momento pesante, ma non ancora decisivo per il set perché Iga ha avuto bisogno della quinta chance al servizio per allungare sul 5-2.
Era una gara di testa e aveva finalmente incanalato la situazione dalla sua, chiudendo il set a zero sul 5-3 con ottimi servizi, pur apparendo poco convinta. Da parte sua c’era il massimo possibile oggi, perché al di là di qualche momento in cui perdeva i colpi (11 errori gratuiti) stava gestendo molto bene le tante variazioni. Cosa non avvenuta a inizio secondo parziale quando è crollata la percentuale di prime palle e un paio di rovesci fuori di poco l’hanno spinta sotto di un break e, con Putintseva davvero in palla, voleva dire 0-3. Ripartiva al servizio, ma la kazaka saliva comodamente 4-1. Qui la svolta. Swiatek sembrava perdere progressivamente efficacia da fondo, mancando in precisione e controllo e ritrovatasi ingabbiata in tante fasi di 40-40 dove a un certo punto lasciava andare il braccio quasi a occhi chiusi. Nel momento più delicato, alla quarta palla del 5-1 concessa, la seconda in kick è arrivata in aiuto e il successivo dritto è rimasto dentro, seppur di poco. Un nuovo dritto pesante e si trovava 2-4, momento in cui l’avversaria ha visto calare la propria percentuale di prime, fondamentale per lei visto il 14% di resa con la seconda nel primo parziale. Non ha avuto veri demeriti, ma si è trovata immediatamente sotto 0-30 con due ottimi punti della polacca che approfittava poi di una smorzata un po’ lunga e un po’ alta per arrivare col dritto e salire 15-40, riuscendo subito a operare il break.
Il vento stava cambiando e arriverà da lì alla fine un parziale di 19 punti vinti su 22 per la numero 1 del mondo, che esultava in maniera quasi rabbiosa sul punto del 4-4 e sfruttava ogni minima occasione in risposta per far male col proprio rovescio e trovare il preziosissimo break con due splendidi angoli stretti dal lato sinistro. Ritrovatasi con la grande chance di chiudere ha saputo gestire benissimo il momento. Lunedì sarà in campo per il quarto turno contro Angelique Kerber o Aliaksandra Sasnovich.
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