È veramente difficile, ormai, cercare di riassumere in poche parole la sfortuna che ha avuto Bianca Andreescu in questi ultimi cinque anni. E ci mettiamo anche il periodo in cui lei riusciva a fare risultati, impressionanti, nella primavera-estate 2019 culminati nella vittoria dello US Open in finale contro Serena Williams. Con problemi fisici continui, momenti delicati a livello personale e continui rientri mai concretizzatisi, la canadese si ritrova a ormai 24 anni a dover quasi ricominciare da capo.
L’ha già fatto, ha un carattere abbastanza forte e sufficientemente competitivo per riprovarci, ma non deve essere per nulla facile soprattutto a livello mentale. Per questo, anche, il 7-5 6-1 con cui si è imposta nel primo turno del Roland Garros contro Sara Sorribes Tormo ha tanti significati per lei, al rientro stavolta dopo 10 mesi di stop forzato per una frattura da stress alla schiena. Ha scherzato, alla vigilia di questa partita, circa i consigli datele dal dottore per una buona postura mostrando anche che il buon umore non le è passato, e malgrado un po’ di ruggine in campo è andata in crescendo col passare dei game. Fondamentale, ovviamente, l’aver vinto il primo set pur perdendo la battuta sul 5-4, non perdendo mai la calma sulle traiettorie alte che la spagnola le proponeva, dilagando poi nel secondo parziale.
L’ex top-5 affronterà al secondo turno Anna Kalinskaya, che ha superato 7-6 7-5 Clara Burel. Siamo nella zona che comprende anche Jasmine Paolini, impostasi a inizio giornata 6-3 6-4 contro Daria Saville e che al secondo turno troverà la ripescata Haley Baptiste, vincitrice 4-6 6-2 6-2 del derby statunitense contro Kayla Day.
Con Coco Gauff protagonista di un esordio senza alcuna velleità, 6-1 6-1 contro la qualificata Julia Avdeeva, o Ons Jabeur che ha risolto abbastanza rapidamente la pratica Sachia Vickery (6-2 6-3) e Marketa Vondrousova che ha passeggiato contro Rebeka Masarova (6-1 6-3) la vera notizia di giornata tra le big è la sconfitta di Maria Sakkari per 3-6 6-4 6-2 contro Varvara Gracheva. La greca ha pagato a carissimo prezzo il passaggio a vuoto tra tensione ed errori di fine secondo set, momento in cui la francese di origine russa si è risollevata e ha portato il tifo dalla sua parte. È una nuova partita dove è emersa tutta la fragilità della ex top-3, che negli ultimi Slam ha avuto un rendimento terribile per una top-10, con una sola partita vinta negli ultimi cinque Majors e una sola a Parigi dal 2021, anno in cui arrivò a un punto dalla finale.
Una volta trovatasi sul set pari, pur col vantaggio di un ranking completamente a favore e un’avversaria battuta solo due settimane fa a Roma 6-2 6-2, Sakkari si è fatta travolgere. Da numero 6 del seeding, è la testa di serie più alta fin qui a essere eliminata e crea il buco nell’ultimo quarto di tabellone dove c’è Aryna Sabalenka, che esordirà martedì contro Greet Minnen.
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