Iga Swiatek contro Emma Raducanu, ancora una volta, ancora a Stoccarda, ancora nei quarti di finale. Nel 2022 le due diedero vita a un match abbastanza nervoso, fatto anche di occhiatacce, con la polacca che a un certo punto nel secondo set tenne la battuta per il 5-3 e cominciò ad avvertire il sopraggiungere dei crampi per la tensione. Vinse 6-4 6-4, riuscì anche a riprendersi dal punto di vista fisico per imporsi in oltre tre ore il giorno successivo in semifinale e recuperare energie per la finale di domenica vinta 6-2 6-3 contro Aryna Sabalenka.
Quest anno a fare più impressione fin qui è stata forse la britannica, che ha vinto due buonissime partite pur presentandosi oggi in campo contro Linda Noskova con una fasciatura al ginocchio ieri non presente nel match contro Angelique Kerber. In ogni caso, dopo il 6-2 6-1 all’ex numero 1 del mondo è arrivato il 6-0 7-5 alla rampante tennista ceca, che ci ha capito ben poco per tutto il primo set ed è entrata in partita a tratti nel secondo. Enorme la differenza di mobilità che c’era tra le due su questa superficie, con Linda che ha subito per tutta la partita e specialmente nei primi 30 minuti non riusciva quasi mai a essere protagonista nello scambio. L’abbiamo vista molto a suo agio nell’impattare la palla assorbendo la potenza della ceca ed esporre i limiti che Noskova palesava questa sera, riuscendo pure a resettare psicologicamente dopo una chiamata molto contestata da parte dell’arbitro sulla palla break avuta sul 4-3 nel secondo parziale, tenendo abbastanza bene il campo anche nel momento in cui l’avversaria sembrava riuscire finalmente a toglierla dalla linea di fondo, da una posizione di comando, e farla correre.
Malgrado tutto, Emma in conferenza stampa è parsa quasi più sollevata che felice del risultato: “Sono contenta soprattutto che il corpo abbia tenuto fisicamente e abbia recuperato da ieri, ho giocato tanto tennis nell’ultima settimana e mi sento abbastanza stanca. Domani sono in una situazione win-win: se vinco bene, se perdo posso riposare”. Oggi è scesa in campo con una fasciatura al ginocchio, e adesso dovrà vedersela con la numero 1 del mondo. Swiatek ha aperto la sua stagione sul rosso con un non banale 6-3 6-4 contro Elise Mertens. La belga, sentendosi senza grandi chance di fare partita alla pari, ha cercato di forzare ogni colpo da fondo campo soprattutto col dritto, riuscendo a entrare in partita dopo un inizio molto complicato e un netto 5-1 per la polacca. Un controbreak, una buona difesa del campo, un continuo cercare di intrappolare nel palleggio l’avversaria che come prima partita ufficiale non poteva essere ancora al meglio.
Iga ha navigato bene in un match dove nei fatti non ha mai vissuto veri pericoli. Sembrava accendere e spegnere il proprio motore, ma ha trovato il break chiave nel momento più importante del secondo parziale, sul 3-3. Sul 5-3 30-30 ha visto un rovescio incrociato finire appena largo e si è messa le mani nei capelli dall’incredulità, poi sul 5-4 pur salendo 40-15 ha visto svanire i primi due match point grazie alla difesa avversaria, un terzo perdendosi la palla in volo e dovendo ricominciare lo scambio. Sul quarto, ottenuto con un bel rovescio vincente lungolinea, è riuscita a pescare l’angolino stretto col dritto e chiudere la prima fatica del torneo, alla caccia anche qui come a Doha di una possibile tripletta riuscita, a Stoccarda, soltanto a Maria Sharapova tra 2012 e 2014 da quando il torneo si è trasferito alla Porsche Arena.
Risultati
[1] I. Swiatek b. E. Mertens 6-3 6-4
[WC] E. Raducanu b. L. Noskova 6-0 7-5
[4] E. Rybakina b. V. Kudermetova 7-6(4) 1-6 6-4
J. Paolini b. [7] O. Jabeur 7-6(8) 6-4
[5] Zheng Q. vs M. Kosyuk
[6] M. Vondrousova b. A. Potapova 7-6(4) 6-1
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