Coco Gauff è arrivata in conferenza stampa per il tradizionale incontro con i giornalisti pre-torneo, al WTA 500 di Stoccarda.
Sul passaggio alla terra rossa: “Sono felice di essere qui a Stoccarda. Mi è sembrato fin qui di essermi allenata piuttosto bene, spero di avere una buona settimana. Quest anno il passaggio dal cemento al rosso è stato più agevole perché non ho dovuto giocare la Billie Jean King Cup e non ho dovuto fare un passaggio molto rapido. Ho avuto più tempo per prepararmi. Sono contenta, per quanto la Billie Jean King Cup sia importante, per fortuna noi abbiamo una squadra davvero forte e così ho fatto una scelta diversa”.
Sulle Billie Jean King Cup Finals: “Per le Finals di novembre vediamo, ovviamente vorrei giocarle ma vediamo come va la stagione. Sono davvero felice Lindsay Davenport sia il nostro nuovo capitano per cui vediamo. È sempre stato un problema l’aspetto della logistica, tra date e spostamenti. Non è qualcosa di nuovo, è stato così anche negli ultimi due anni. Quando le ho giocate, ricordo che un anno dovemmo andare da Fort Worth a Glasgow, quello è stato davvero duro. Diciamo che saranno comunque un problema finché non saranno nello stesso continente. Cosa che forse potrebbe accadere a breve” (L’Arabia Saudita pare infatti aver cominciato a intavolare la discussione con gli ufficiali dell’ITF per avere anche il torneo a squadre nel suo paese)
Sull’aggiunta recente nel suo team: “Ho aggiunto Jean Cristophe Farrell, che chiamo JC. Ho cominciato a lavorare con lui da quando avevo 14 anni, era con me nella prima grande corsa a Wimbledon. Allora dovemmo smettere di lavorare assieme ma non fu scelta di nessuno dei due, lui però stava avendo problemi a ricevere visti per gli Stati Uniti, per circa due anni. Così nel momento in cui ha risolto tutto ed è arrivata l’occasione giusta siamo tornati assieme. Lo speravo dal momento in cui ci siamo separati la prima volta. Tutto ha funzionato e sono veramente contenta di essere tornata con lui. È bello avere qualcuno nel team che ti conosce da quando eri piccola. Sono felice che, ecco, il governo ci permetta di essere di nuovo assieme”.
Sul momento del suo 2024: “Sono concentrata su Stoccarda, non penso ancora al Roland Garros. Voglio vincere, provare a vincere a Madrid o a Roma… o anche qui, perché alla fine sono forse due anni che non vinco un titolo sulla terra. Ora mi sento una che può vincere ovunque, sono sempre molto fiduciosa delle mie possibilità ma dopo lo US Open penso che posso dire la mia ovunque. Ho fatto semifinale in Australia, perdendo contro Aryna che poi avrebbe vinto il titolo. Lo scorso anno dopo Wimbledon mi sentivo da schifo, pensavo di dover solo arrivare a fine stagione nel miglior modo possibile e cercare di resettare per l’Australia cercando di vincere lì. Poi di colpo è successo di tutto. Washington, Cincinnati, US Open. In quella finale avevo una strana sensazione: che qualsiasi cosa sarebbe successa non l’avrei mai persa. È strano, ma lo sentivo. Oltre a quello l’altro che vorrei di più vincere è il Roland Garros, perché Parigi è la mia città preferita e vado regolarmente in Francia da quando ho 10 anni, è un po’ come una seconda casa”.
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