La notizia dal primo quarto di finale del WTA 1000 di Madrid è che Iga Swiatek è stata testata, ha perso un set, ma ha reagito come meglio non poteva in questo momento. La polacca poteva vincere contro Beatriz Haddad Maia in maniera abbastanza agevole, avendo un’altra giornata comoda verso la semifinale, ma è stata costretta a prendere la via panoramica e rimanere in campo due ore e mezza.
È finita 4-6 6-0 6-2, probabilmente la numero 1 del mondo penserà che sia quasi assurdo non sia riuscita a chiuderla in due set, ma dalla prima palla del secondo parziale è ripartita alzando il livello medio e ha continuato a premere in risposta arrivando a fine partita con 17 palle break complessive avute, distribuite in 10 dei 12 game di risposta giocati. Haddad Maia, forse consapevole che non poteva rimanere a palleggiare, ha cercato da subito un livello di aggressività nello scambio a tratti feroce, a tratti brillante, scegliendo spesso di andare ‘all in’ alla ricerca di righe e profondità, forzando fin dalla prima palla di servizio. Con coraggio e bravura, perché non a caso sono nati quei due break che hanno ribaltato il set d’apertura, si è presa un primo parziale dove è stata tre volte sotto 0-40 al servizio e rientrando da 1-4.
Il primo set perso da Swiatek sembrava essere maledetto. La polacca non ha inciso sul primo 0-40 avuto, sull’1-0, ma sul 2-1 continuava a mettere in campo risposte a un palmo dalla riga di fondo e ha trovato il vantaggio concretizzato da un turno di battuta dove ha servito molto bene sul 30-40. Sul 4-2, però, ha perso il controllo perché la risposta della brasiliana era cresciuta tantissimo. Fin lì aveva uno o due punti gratuiti a game, ma in quel settimo gioco Beatriz le faceva male anche sulla prima. Ha avuto spesso in mano lo scambio, Iga ha dovuto superarsi sul 15-15 per trovare il pertugio di un passante di rovescio complicatissimo ma non è bastato a scrollarsi di dosso l’avversaria che sul 30-40 raccoglieva il controbreak con una risposta corta su cui Swiatek andava fuori tempo col dritto. Sul 4-3 Iga non metteva a segno un nuovo break, nuovamente da 0-40. Il peccato vero, per lei, è stato sulla prima chance quando a una nuova risposta di grande livello ha poi fatto seguito un dritto anomalo terminato lungo quando poteva anche decidere per il lungolinea. Alcuni buoni servizi della brasiliana, un momento un po’ di appannamento per la polacca e si materializzava l’aggancio che, per come stava procedendo l’inerzia, portava Swiatek sotto tanta pressione e perdeva nuovamente la battuta con Haddad Maia che continuava a mirare alle righe e a tenerla in difesa.
Sul 5-4 un ottimo turno di battuta dava alla numero 11 del seeding il 6-4 ma, anziché riuscire a proseguire nella sua azione, Haddad Maia ha dovuto tirare il fiato. Non ha quel gioco così estremo, non è nelle sue corde. Purtroppo per lei, e questo può essere il problema di tante contro Swiatek, come oggi solida ed efficace per quasi tutta la gara su un livello medio che forza le avversarie ad andare spesso fuori giri. Questo è accaduto alla brasiliana, che scivolava rapidamente dietro 0-3 e, alla terza chance da fronteggiare nel quarto game perdeva nuovamente la battuta ritrovandosi rapidamente a dover servire per allungare il secondo set vedendo così vanificati tutti gli sforzi del primo. Iga, dal canto suo, ma non concedeva quasi più un punto gratuito e alla fine trovava il 6-0. Stava difendendo sempre molto bene, chiamata spesso a scambi dispendiosi e delicati, dove c’era bisogno di tanta pazienza per rigiocare i fastidiosi pallonetti che potevano preannunciare delle accelerazioni fulminee. Aveva trovato, oltretutto, una chiave nel cambio alto di dritto per rallentare l’azione di Haddad Maia.
Con queste idee partiva il set decisivo e già sull’1-0 Iga prendeva un break di vantaggio rientrando da 40-15 e vincendo quattro punti consecutivi, anche qui tenendo molto bene da fondo e ribattendo quanto più possibile le pallate dell’avversaria. Sull’ultimo punto, però, l’ennesimo scatto in avanti (inutile, considerato che la palla di Haddad Maia non sarebbe passata) ha lasciato il segno e sebbene abbia ottenuto il break ha cominciato al servizio ancora boccheggiante, non riuscendo per la prima volta da diversi game a recuperare un’accelerazione di dritto. Rapidamente, grazie anche a un’ottima risposta di Haddad Maia, era di nuovo sotto 0-30 e sul 30-40 la brasiliana tornava a vincere uno scambio lungo sulla diagonale mancina. Il match sembrava forse riaperto, ma di nuovo in risposta Swiatek si è superata ritrovando enorme profondità e andando rapidamente 15-40 ottenendo un nuovo break e riuscendo a confermarlo grazie al servizio che prima le dava agilmente i due punti iniziali poi dal 30-30 la tirava fuori dai guai con due ottime prime palle in campo. Situazione analoga sul 4-2, in una fase dove Beatriz stava ritrovando coraggio e determinazione e Iga non aveva prime palle in aiuto: dal 30-30, però, si è superata con due ottime seconde che non hanno fatto entrare la brasiliana nello scambio.
Passati questi due momenti potenzialmente delicati, sul 5-2 è potuta nuovamente tornare all’attacco in risposta e prendersi la vittoria. Di forza. Contro un’avversaria che ha fatto tutto quello che poteva per farle passare una brutta giornata in campo.
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