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Rybakina ferma una Paolini mai doma: Elena in semifinale a Stoccarda

[4] E. Rybakina b. J. Paolini 6-3 5-7 6-3

Non è bastata stavolta la solita encomiabile generosità a Jasmine Paolini per prendersi una delle vittorie più belle della carriera, sconfitta in una partita piuttosto lottata nel quarto di finale del WTA 500 di Stoccarda contro una Elena Rybakina tra alti e bassi, vivendo un importante blackout tra fine del secondo e inizio del terzo set, ma riuscendo a riprendere la situazione in mano abbastanza rapidamente e imporsi con relativo agio nel set decisivo.

È finita 6-3 5-7 6-3 in favore della kazaka, che potrebbe non essere troppo contenta di aver dovuto rimanere in campo ancora una volta per un terzo set che appariva molto distante sul 6-3 4-2, ma che è riuscita a rimettere il pilota automatico come era fino a metà del secondo set prendendo il largo e tornando a dare la sensazione di grande controllo. Ha vissuto una partita di alti e bassi, colpevole dal suo punto di vista per tre rovesci nel game sul 5-5 che hanno poi provocato quel momento successivo così sfavorevole, ma parte del “merito” in quel caso va a Jasmine.

Paolini ha fatto tutto quello che poteva per restare in partita, fermando nel primo set il parziale di 5-0 per Rybakina e giocando due punti super sul 5-3 30-30 e 40-40, ma trovando come reazioni due gran punti della kazaka che ha colto la riga col servizio e col dritto. Passato il primo parziale, scivolata indietro di un break nel secondo e in un momento dove tutto sembrava quasi chiuso, ha avuto la bravura di crederci e riaprire la partita con un controbreak improvviso sul 3-4, con un’ottima risposta a pochi centimetri dalla riga. Il set era riaperto e lei era sempre più centrata risalendo fino al 5-4. Le ultime fasi di quel set non sono state sempre all’altezza, con i nervi che facevano capolino su entrambe e la toscana cominciava a sbagliare qualcosa nei pressi della rete, fattore che purtroppo diventerà fondamentale nel resto dell’incontro.

In quell’undicesimo game risaliva prima da 15-30, poi da quattro palle break. Su tre di queste lei si è comportata benissimo mentre sulla quarta Rybakina ha perso uno dei tanti rovesci di quegli ultimi minuti. Solo sul 5-5 lei ha avuto tre passaggi a vuoto importanti da quel lato: la risposta di rovescio sulla seconda palla sul 15-30, poi su quella palla break, poi sul successivo 40-40 quando la risposta che più volte ha fatto male era stata lì molto più incerta e aveva dato modo a Jasmine di chiudere il punto e salvarsi. Nel cambio campo successivo non è riuscita a rimuovere quei momenti dalla testa e il game sul 5-6 l’ha giocato completamente bloccata, buttando via quattro punti rapidamente e dando il set all’azzurra che sfruttando il momento saliva 1-0 e strappava ancora abbastanza rapidamente il servizio all’avversaria.

Avanti 2-0 e servizio, Paolini non è riuscita ad allungare e i rimpianti maggiori qui sono sulla terza palla break dove una smorzata della kazaka non era stata impeccabile e lei c’era arrivata, ma non ha visto la porzione di campo spalancata davanti a sé. Ha giocato verso l’incrociato, lì dove Elena stava correndo, e le ha dato modo di giocare la voleè, divenuta vincente. Come nel primo set, in un amen la numero 4 del mondo si è svegliata e da lì erano dolori. Rapido 2-2, rapido 0-40 con ottime risposte. Jasmine è risalita molto bene fino al 40-40 ma è mancata la prima di servizio, tornando a concedere campo all’avversaria che ha attaccato bene e si è presa il break del vantaggio. Da lì, per lei la situazione era tornata sotto controllo e differentemente dai set precedenti ha chiuso i rubinetti. Paolini non è più riuscita a rendersi pericolosa, continuando a trovarsi non a proprio agio a rete e in affanno nello scambio basato sul ritmo, tornando sotto pressione sul 3-5, lì dove ha perso per l’ultima volta la battuta.

È finita dunque la bella corsa della toscana in Germania, con una sconfitta in un match che lei stessa annunciava essere davvero complicato e che forse le lascia anche un po’ di amaro in bocca. Una piccola consolazione può essere il raggiungimento del tredicesimo posto nel ranking, eguagliando Raffaella Reggi. In questo momento è al sesto posto all time per il nostro paese.

Diego Barbiani

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