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Per Swiatek è un allenamento: ai quarti c’è Haddad Maia, bene Jabeur

La grande qualità di Iga Swiatek, magari anche fortuna per certi aspetti, è che il suo gioco per come è costruito e specialmente sul rosso non può proprio soffrire il tennis di Sara Sorribes Tormo. Non è la sola che può vincere agilmente contro la spagnola ma una big, in genere, contro di lei corre il rischio di una giornata un po’ fastidiosa in fase di spinta. Scarsa attenzione, nervosismo, poco controllo, margine di errore che cala. Una tennista come Aryna Sabalenka, un po’ incerta in questo momento, ha tutte le potenzialità per chiudere contro di lei lasciando qualche game, ma in alcune fasi della partita può rischiare di aprire il rubinetto degli errori gratuiti e farsi trascinare per un po’ in situazioni delicate. Camila Giorgi, qualche gradino sotto la bielorussa nella costanza, ha perso un’incredible partita di quasi quattro ore a Roma nel 2021.

Può succedere di avere questi momenti se ci si basa soprattutto sulla forza e sulla spinta di palle poco canoniche, ‘moonball’ esasperati e difese di alta qualità. Per Swiatek queste circostanze vengono probabilmente ridotte dall’essere della polacca, che col dritto quasi si arrampica su una parete per raggiungere il rimbalzo a oltre due metri e giocare a sua volta una palla con più spin, potente ma con pi margine e controllo. Di rovescio, probabilmente, il confronto nemmeno parte perchè può essere il suo colpo più solido. Se c’è ritmo nello scambio, allora Iga non ha alcuna fatica. Se ci sono traiettorie alte, cariche, cercando di distruggerle certezze lei riesce a lavorare la palla. Sorribes Tormo avrebbe bisogno di più spinta, come magari faceva Wang Xiyu nella prima partita, così invece ogni turno di battuta era una sofferenza e una fatica sempre maggiore a racimolare anche solo due punti.

È finita 6-1 6-0 per la numero 1 del mondo, in un’ora scarsa di gioco divenuta alla lunga un buon allenamento. Nei match precedenti si faceva magari riferimento a quel dritto che a tratti si perdeva, soprattutto nel secondo set, e oggi ugualmente non aveva cominciato bene. Ci saranno 14 errori non forzati a fine gara: 10 di questi nei primi sei game, in particolare nei primi tre. Perdeva il primo turno di battuta, recuperava subito ma andava di nuovo sotto 0-30. Doveva ancora accendersi, ma ha avuto tutto il tempo per farlo grazie anche a un ritmo impresso che Sara non poteva tenere né migliorare a sua volta. E così le risposte profonde e cariche che qualche grattacapo avevano creato nei match precedenti sono diventate oggi il perfetto scenario di allenamento in partita e alla lunga, sempre alla ricerca di colpire in anticipo una palla senza peso, cominciava a prendere la misura. Si sentiva talmente a suo agio a un certo punto che si è pure lanciata in qualche scambio fuori dai suoi rigidi schemi tra slice, smorzate e discese a rete. Rischiava anche la figuraccia, come su un lob della spagnola dove si è persa completamente la palla, ma era tutto indice di grande controllo.

Nel secondo set ha cominciato una serie di risposte vincenti, facilitate da un servizio aggredibile fin dalla prima, che l’hanno portata a 11 punti consecutivi vinti su altrettanti giocati. Sul 6-1 4-0, con la spagnola al servizio, sul 15-0 ha pescato un dritto stretto vincente che l’ha fatta esultare sia vocalmente sia nei gesti, col pugno stretto. Mentalmente, si sentiva come all’inizio di un terzo set. Aveva vinto 17 punti su 19 giocati nel set fin lì, e non era ancora sazia. Oggi, di nuovo, c’erano tutti i presupposti perché si creasse questo scenario ma lei stessa ha probabilmente bisogno di testarsi in queste situazioni in vista di partite più delicate. Come al prossimo turno quando si riproporrà la semifinale dell’ultimo Roland Garros contro Beatriz Haddad Maia. La brasiliana, numero 11 del seeding, lo scorso anno perse ma dopo aver fatto sudare tantissimo la polacca con un secondo set in cui le ha dato tanti problemi in risposta e Swiatek se l’è preso in “appena” 87 minuti. Il secondo parziale più lungo giocato in carriera, con oltre un centinaio di partite durate meno.

Haddad Maia, dopo aver battuto Sara Errani all’esordio ed Emma Navarro al terzo turno, oggi ha battuto Maria Sakkari con un doppio 6-4, riuscendo sia nel primo sia nel secondo parziale a fermare il rientro della greca dal 5-2 e servizio, sospinta da un buon tifo dei tanti brasiliani presenti e da ottimi numeri con la prima palla dove ha messo in campo il 70% di prime e raccolto il 70% dei punti. Ci sarà comunque da lottare, considerando anche che i precedenti ora dicono 2-1 per Swiatek anche se Iga ha faticato non poco per prendersi quel successo a Parigi mentre nell’estate 2022 Beatriz si impose in tre ore a Toronto.

Un altro risultato di giornata è il successo di Ons Jabeur contro Aljona Ostapenko, un netto 6-0 6-4 che è oro per la tunisina, la quale sta cominciando a dare seguito a buone prestazioni e ritrovando il sorriso proprio all’inizio di una parte molto importante per lei di stagione.

Diego Barbiani

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