Marta Kostyuk si è presentata in conferenza stampa dopo la sconfitta per 6-2 6-2 contro Elena Rybakina nella finale del WTA 500 di Stoccarda. Queste le sue parole.
Marta, ovviamente non era il risultato che volevi. Puoi parlarci di come hai vissuto la partita?
“Sì ovviamente fa schifo perdere una partita simile. Non sono riuscita ad avere una lotta, lei è stata ad altissimo livello. Sono però anche molto orgogliosa della mia settimana”.
Quanto pensi che abbia inciso sul risultato odierno la lunga settimana che hai avuto?
“Credo che un 90% del risultato odierno sia anche dovuto alla mia stanchezza. Mi son svegliata in questi giorni senza alcuna certezza di come avrei retto, e per esempio ieri essere stata in grado di chiudere il match in quel modo è stato qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Oggi però ero davvero nervosa. Volevo davvero vincere questa partita e c’erano tante cose di mezzo, penso di non essere riuscita a gestire bene tutto”.
Avevi la sensazione prima di questa finale che eri stanca, o è qualcosa arrivato nella partita che non hai saputo gestire?
“Non so, non ci stavo pensando prima di questo match. Ho cercato solo di prepararmi il più possibile. Quando ero in campo, è stato un punto dopo l’altro, un game dopo l’altro, non sono riuscita proprio a far nulla oggi”.
Sei giustamente fiera di quanto fatto in settimana, e quest anno in generale, ma oggi dopo l’ultimo punto hai lasciato andare la tua frustrazione anche col lancio di racchetta. Temi di non essere riuscita a renderti onore oggi?
“Penso fosse diverso… Hai mai giocato per vincere una Porsche? (ride, nda). Questo fa male. Quando ho perso la finale a San Diego, non faceva questo effetto. Questo è l’unico torneo al mondo dove hai in palio qualcosa più di un trofeo e di un premio in denaro. Chiaramente era qualcosa che volevo, e credo chiunque abbia perso in finale qui possa capire (ride, nda)”.
Pensi che questa settimana possa rappresentare una svolta?
“Non lo so, è un torneo molto più piccolo di uno Slam, anche se il livello è davvero alto. Posso giocare un ‘500’ e avere di fronte top-10 in quattro partite su cinque, ma Zheng Qinwen in Australia fa finale senza giocare contro top-50. Non puoi sapere. Hai il livello per vincere uno Slam se fai finale in un torneo così? O devi fare di più? Non misuro davvero queste cose, se siano una svolta o meno, perché ho già avuto diverse ottime settimane quest anno con diverse cose da affrontare. È stata una grande settimana, cerco di vedere questo. Ho superato tanti ostacoli e sono focalizzata su questo. Non sto pensando di avere appena avuto la miglior settimana della mia vita, ma voglio ora guardare avanti”.
Vorresti spiegarci quelle parole dette in ucraino alla fine?
“‘Slava Ukraini’. È un detto che abbiamo in Ucraina. Vuol dire ‘Gloria all’Ucraina’, a cui le persone rispondono: ‘Gloria agli eroi’. Ero abituata a dirlo anche prima che diventasse mainstream a causa della guerra. È un modo che ho per riconoscere e onorare gli ucraini nel mondo. Per esempio: sono a Montecarlo, e lì ci sono un sacco di russi e di ucraini. Se vedo qualcuno che penso possa essere ucraino dico: ‘Slava Ukraini’. Se loro non rispondono, so per certo che sono russi (ride, nda). In generale però credo sia importante dare un riconoscimento all’Ucraina e tutto quello che stiamo attraversando come paese. Ora è un momento davvero duro, e continua a essere un momento molto duro. Non voglio che nessuno lo dimentichi, perché sta ancora accadendo”.
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