Lucia Bronzetti non ha saputo dare davvero fastidio a Coco Gauff, in una partita in cui all’azzurra è forse mancata un po’ di malizia ed esperienza contro un’avversaria ancora molto lontana da standard che rispecchino la sua posizione di numero 3 del mondo. La statunitense, pur andando spesso in affanno, si è comunque imposta 6-2 7-6(5) qualificandosi per il quarto turno del WTA 1000 di Indian Wells dove attende o Naomi Osaka o Elise Mertens.
Per conto suo, però, i sorrisi che mostra nelle interviste in campo fanno da pesante contraltare a un momento davvero complicato tra tante incertezze, errori e momenti di scoramento. Dopo il primo turno superato solo al fotofinish contro Clara Burel aveva detto che ormai sta cercando di adattarsi a non pensare troppo ai passaggi a vuoto e di usare questo ‘mindset’ per non perdere campo e fiducia, ma nei fatti la sensazione che traspare è che serva forse poco all’avversaria per mandarla in grande crisi.
Bronzetti oggi non ha sfruttato 9 palle break su altrettante avute nelle prime fasi di gara, coi primi cinque game durati 40 minuti e il punteggio inchiodato sul 3-2 senza break. Tanti rimpianti, perché Lucia aveva bisogno di stare forse più vicina al campo visto come spesso Gauff colpiva dei dritti che non superavano l’area del servizio e comunque non riusciva a comandare il punto. Coco sembra immersa in una fase di regressione rispetto alla fine del 2023, ma sta riuscendo comunque a prendere qualche vittoria soltanto (o quasi) grazie al suo carattere. Per il resto da fondo è tanto imprevedibile quanto fallosa, il più delle volte, e anche il servizio non la sta aiutando davvero.
Nel secondo parziale la romagnola è rientrata dal 2-4 al 4-4, ha raggiunto il tiebreak, ma lì pur lottando ha sprecato tutto dal 5-4 e servizio non riuscendo a vincere alcun punto con la battuta e subendo una prima palla al corpo sul match point.
“Sì, ho avuto tante palle-break” ha esordito Lucia in conferenza stampa, “e mi è mancato il coraggio per affrontarle nella maniera giusta. Sicuramente ha contato molto anche la non abitudine ad affrontare situazioni come queste di fronte a una grande giocatrice. Il 6-2 del primo set è bugiardo e non fotografa bene l’andamento del match. Dal punto di vista tecnico ho sentito a tratti di comandare io lo scambio, ma certamente per quanto riguarda l’atteggiamento mentale le cose sono andate diversamente e ho sofferto il confronto contro la numero tre del mondo”.
Sul giudizio che da alla prestazione odierna: “Mi do sette. Ho servito bene; mi rendo conto che avrei potuto spingere con più continuità e fare due passi in avanti, anche perché lei di dritto giocava corto. Anche il mio coach me lo ha fatto notare. Sarebbe servito più coraggio ma non è facile, anche perché lei ha una palla pesante e il rischio è che non spingendo a dovere si rischia di offrire il campo al suo contrattacco di rovescio”.
Italia è in semifinale di Coppa Davis grazie al successo del doppio azzurro composto da Jannik Sinner…
L'Italia ha chiuso la serie contro la Slovacchia grazie al secondo singolare di giornata, dominato…
Inizia nel modo migliore la finale della Billie Jean King Cup 2024 per l'Italia, che…
20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
Si conclude a Malaga, davanti al pubblico di casa, la carriera di Rafa Nadal. L’ultimo…
È una Billie Jean King Cup davvero speciale per la Slovacchia, partita per Malaga per…