Guardare Jasmine Paolini in queste settimane è un’esperienza davvero particolare. Siamo di fronte a una tennista nel momento nettamente migliore della carriera, dove anche gli errori o le difficoltà sembrano superabili semplicemente perché non può andare diversamente. È un concetto particolare, ma anche oggi nel testa a testa conclusivo contro Anna Kalinskaya è parsa avere quel qualcosa in più che malgrado un erroraccio sul secondo match point avrebbe potuto portarla al traguardo.
Dopo la vittoria nel WTA 1000 di Dubai la toscana è ora agli ottavi nel successivo ‘1000’, a Indian Wells, e questo è già un primo pesante traguardo. Paolini ha gestito benissimo, fin qui, il cambio di passo che la vittoria nell’Emirato può averle dato, imponendosi ancora una volta contro Anna Kalinskaya. La rivincita della finale di Dubai è un’altra battaglia fisicamente dura, probante e molto equilibrata, e ancora una volta l’azzurra l’ha spuntata in volata concludendo vittoriosa per 6-3 3-6 6-4.
Jasmine era il volto della felicità. Intervistata a rete a fine gara non riusciva a smettere di sorridere. Sette vittorie consecutive, un salto in avanti e una top-10 che da inarrivabile o quasi è ora distante (nel ranking live) a oggi appena 430 punti. Paolini sta volando, quanto i suoi colpi. In allenamento sembra godersi ogni minuto, e colpisce la palla come mai prima. In partita tramuta tutto in quantità, rimediando a un passaggio a vuoto sul finire del secondo set con un inizio di terzo dove ha saputo reagire e rimanere avanti nel punteggio, fondamentale soprattutto quando le due hanno approcciato le fasi conclusive. Kalinskaya ha buttato la sua chance quando il break del 4-3 è stato cancellato da due doppi falli. C’era stanchezza, almeno è quanto trapelava dal calo nella brillantezza nelle fasi conclusive. Un po’ di tensione, un match più spigoloso, ma sempre Jasmine che si comportava meglio tenendo facilmente i propri game e Kalinskaya a spendere molto di più.
Già sul 4-4 la toscana ha mancato una palla break colpendo male col proprio dritto, ma sul 5-4 è tornata ad aggredire per far male tra le incertezze dell’avversaria. L’errore sul secondo match point, con un rovescio lungolinea a campo spalancato, non ha cambiato la situazione perché subito se n’è procurata un terzo e ha spinto con buona profondità finché Anna non ha ceduto. Ancora una volta. Martedì, così, sarà lei a giocarsi un posto nei quarti di finale di Indian Wells sfidando la numero 28 del seeding Anastasia Potapova, vincitrice 6-1 6-1 contro la lucky loser Nadia Podoroska.
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