Non solo Sinner. Dopo le recenti imprese del fuoriclasse altoatesino, anche il nostro movimento femminile torna a regalarci quelle grandi soddisfazioni che fino a pochi anni fa erano divenute quasi una piacevolissima consuetudine.
Oggi, grazie al fantastico titolo conquistato nel “1000” di Dubai, Jasmine Paolini irrompe tra le primi quindici del ranking WTA. La ventottenne toscana si issa direttamente al quattordicesimo posto, ben dodici gradini più in alto rispetto a lunedì scorso, migliorando nettamente il primato personale. La top ten è a 848 punti (2700 contro i 3548 di Jelena Ostapenko, decima).
Dall’istituzione delle classifiche computerizzate, al momento, tra le azzurre, soltanto in sei hanno fatto meglio di Paolini: Schiavone (career high al n. 4), Errani (n. 5), Pennetta (n. 6), Vinci (n. 7), Farina (n. 11) e Reggi (n. 13). Sono già alle spalle Cecchini (n. 15), Trevisan (n. 18), Garbin (n. 22) e Grande (n. 24).
Nella Race del 2024, Paolini sale addirittura in sesta posizione, dietro alle sole Sabalenka, Rybakina, Swiatek, Zheng e Ostapenko, ma davanti a Coco Gauff.
Per Jasmine si è trattato del secondo titolo in carriera nel Tour maggiore (dopo il “250” di Portorose nel settembre del 2021), chiaramente di gran lunga il più prestigioso. Lungo il percorso ha eliminato, nell’ordine, Beatriz Haddad Maia, Leylah Fernandez, Maria Sakkari, Elena Rybakina (per forfait), Sorana Cirstea e Anna Kalinskaya.
Imponente anche il balzo in avanti di quest’ultima, che ha raggiunto il match clou partendo dalle qualificazioni e battendo nel penultimo atto la n. 1 Iga Swiatek: ora Kalinskaya è ventiquattresima (+ 16).
Nella seconda metà della top ten si verifica una serie di aggiustamenti. Marketa Vondrousova scippa la settima piazza a Qinwen Zheng, come lei fermatasi ai quarti. Il piazzamento negli ottavi è sufficiente a Maria Sakkari per rientrare nell’élite mondiale: la greca è nona (+ 2) davanti a Jelena Ostapenko (decima; – 1). Scivola all’undicesimo posto (- 1) Karolina Muchova.
Più giù, bene Magdalena Frech (42; + 11), negli ottavi dalle quali, mentre scivolano indietro Madison Keys (20; – 4), Barbora Krejcikova (21; – 9) e Belinda Bencic (57; – 13).
Tra le azzurre, dietro alla ruggente Paolini, troviamo Lucia Bronzetti (52; + 8), Elisabetta Cocciaretto (56; + 2), Martina Trevisan (60; – 1), Sara Errani (90; + 4), Camila Giorgi (105; – 33) e Lucrezia Stefanini (157; – 1).
Nulla si muove fra i top ten del ranking ATP. Immediatamente dietro, il successo nel confronto diretto in semifinale nel “250” di Los Cabos permette a Casper Ruud di scavalcare Stefanos Tsitsipas all’undicesimo posto. Se il norvegese avesse poi conquistato il titolo, sarebbe rientrato nell’élite mondiale al posto di Taylor Fritz.
Tra i venti sale Karen Khachanov (15; + 2), impostosi nel “250” di Doha, e rientra Francisco Cerundolo (20: + 2), semifinalista nel “500” di Rio de Janeiro. Alle spalle dell’argentino arriva il suo connazionale Sebastian Baez, che, con il titolo a Rio, migliora se stesso, divenendo ventunesimo (+ 9).
Stabiliscono il primato personale anche Jordan Thompson (32; + 8), vincitore a Los Cabos, e Alexei Popyrin (38; + 8), spintosi al penultimo atto di Doha, mentre continua a recuperare terreno l’altro semifinalista in Qatar, Gael Monfils (54; + 14).
Il balzo più consistente tra i cento lo effettua Mariano Navone, sorprendente finalista a Rio, dove aveva iniziato il percorso dalle qualificazioni. Il ventiduenne argentino mette a segno un sonante + 53, passando direttamente dal n. 113 al n. 60.
Molto bene anche l’appena diciottenne ceco Jakub Mensik, che, grazie alla finale di Doha, irrompe tra i cento, divenendo n. 87 (+ 29).
In netto calo Cameron Norrie (29; – 6), Arthur Fils (44; – 8), Nuno Borges (56; – 9), Max Purcell (62; – 11), Andy Murray (67; – 17) e Bernabe Zapata Miralles (143; – 50).
Tra gli italiani guida sempre Jannik Sinner, che si conferma numero 3 mondiale, avvicinandosi al n. 2 Carlos Alcaraz, distante ora “solo” 535 lunghezze (8270 a 8805), e staccando il n. 4 Daniil Medvedev (8015). Alle spalle del vincitore degli Australian Open troviamo Lorenzo Musetti (26; 0), Matteo Arnaldi (42; – 1), Lorenzo Sonego (48; + 1), Flavio Cobolli (69; 0) e Luciano Darderi (80; – 3).
Seguono, oltre il centesimo posto, Luca Nardi (106; 0), Fabio Fognini (109; – 7), Matteo Berrettini (125; + 4), Andrea Vavassori (133; + 4), Giulio Zeppieri (141; – 8), Andrea Pellegrino (155; + 1), Matteo Gigante (156; + 27 con il titolo nel secondo Challenger di Santa Cruz de Tenerife), Stefano Napolitano (162; – 2) e Mattia Bellucci (183; + 7).
Rientrano nei duecento Stefano Travaglia (188; + 26 grazie alla finale raggiunta a Tenerife), Marco Cecchinato (198; + 4) e Franco Agamenone (200; + 7).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Carlos Alcaraz, 3 Jannik Sinner, 4 Daniil Medvedev, 5 Andrey Rublev, 6 Alexander Zverev, 7 Holger Rune, 8 Hubert Hurkacz, 9 Alex de Minaur, 10 Taylor Fritz.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Aryna Sabalenka, 3 Coco Gauff, 4 Elena Rybakina, 5 Jessica Pegula, 6 Ons Jabeur, 7 Marketa Vondrousova (+ 1), 8 Qinwen Zheng (- 1), 9 Maria Sakkari (+ 2), 10 Jelena Ostapenko (- 1).
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