Cominciamo col dato migliore per sottolineare l’ottimo cammino di Jasmine Paolini nel WTA 1000 di Dubai: è la prima volta in carriera che la toscana riesce a battere due giocatrici in top-20. Dopo aver superato Beatriz Haddad Maia, numero 14 del mondo, al primo turno si è ripetuta contro la numero 11 Maria Sakkari conquistando un posto di prestigio tra le migliori otto del torneo e attendendo Elena Rybakina al prossimo turno.
Un torneo eccellente, soprattutto perché Jasmine fin qui si è messa in luce con continue rimonte nei vari parziali. Detto nei giorni scorsi dei 10 game consecutivi vinti contro Haddad Maia da quel 6-4 4-2 e 15-40 per la brasiliana, dei cinque game consecutivi vinti sia nel primo sia nel secondo set per recuperare l’1-3 e 1-4 di ritardo contro Leylah Fernandez al secondo turno, oggi ha di nuovo acceso l’interruttore quando era indietro nel punteggio. Un 6-4 6-2 nato da un 1-3 e uno 0-2 e 0-40 per la greca, capovolgendo il copione in entrambi i casi prendendo il comando dal punto di vista più caratteriale prima che del gioco.
Il livello è stato un po’ altalenante, anche se la prima parte di gara condiziona forse anche troppo il giudizio complessivo. Si è scambiato poco nelle prime fasi dove c’erano tanti errori da ambo i lati, ma alla fine quando Paolini ha cominciato a essere più incisiva col dritto, riducendo gli errori, ha preso il comando e l’inerzia. Sakkari in questo periodo, anche se ormai è difficile capire quando far partire il momento negativo, ha un cartello “lavori in corso” gigantesco su di sé. Dubai era per lei il primo torneo con un cambio in panchina, avendo salutato Tom Hill dopo cinque anni almeno di grande lavoro che ha fruttato buoni risultati ma a cui è sempre mancato qualcosa. Ora aveva con sé la mamma, la storica Angeliki Kannellopolou e Julien Cagnina indicato dalla WTA come coach ma che potrebbe essere in una fase di prova. Oggi Maria era molto insoddisfatta, lasciando trasparire molto le proprie emozioni.
Gli errori dell’ex numero 3 del mondo sono cominciati quasi subito, non trovandosi a suo agio in condizioni abbastanza ventose e perdendo definitivamente il dritto fin dalla fine del primo set. Un inizio convincente nel secondo set non ha cambiato però l’atteggiamento complessivo, perché avanti 2-0 non è riuscita a prendere nessuna delle tre palle break consecutive avute. Paolini, alzando il numero dei vincenti (è passata da 5 nel primo parziale a 14), ha recuperato con personalità quel game e lavorando molto bene sulle insicurezze della greca ha preso il comando del set. È stata anche fortunata sul 4-2, perché ha pasticciato un po’ per scivolare indietro 15-40 ma è stata graziata soprattutto sulla seconda palla break con Sakkari che aveva un dritto molto comodo sopra la rete e tutte le opzioni possibili tra cui il lungolinea aperto, e l’ha messa in corridoio tentando un incrociato che poteva anche non essere definitivo. Tenuto quel game, per Jasmine è stato mentalmente ancor più facile andare subito all’attacco e mettere ulteriore pressione a una giocatrice in quel momento spentasi del tutto.
Così, dopo i quarti di finale al WTA 1000 di Cincinnati della scorsa estate quando perse contro Coco Gauff, la toscana domani giocherà un nuovo match di spessore alla ricerca di una nuova impresa contro Rybakina, numero 4 del seeding,che ha messo fine all’ottimo cammino della qualificata Magdalena Frech per 7-6(5) 3-6 6-4.
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