Simona Halep, uscita oggi dal tribunale del TAS a Losanna al termine della tre giorni di udienze per l’appello richiesto dopo la squalifica di quattro anni per la positività al roxadustat e l’infrazione sul passaporto biologico, ha rilasciato una breve dichiarazione ai giornalisti presenti.
La rumena è apparsa molto serena, dopo aver partecipato regolarmente alla tre giorni esaminatoria. Avrà bisogno di ogni “arma” possibile per cancellare una spada di damocle pesante su di lei, perché la sentenza di primo grado era pesante nelle motivazioni tanto che venivano chiesti sei anni di stop, sapendo che nel caso la tesi difensiva non venisse accolta sarebbe per lei la fine della carriera.
L’ex numero 1 del mondo, dopo la separazione da Patrick Mouratoglou che si è assunto la responsabilità per l’assunzione della sostanza dopante contenuta nell’integratore dicendo di non avendo controllato bene gli ingredienti, ha così parlato: “È stata una lunga udienza, e quello che posso dire è che ho avuto la possibilità di mostrare a pieno la mia tesi difensiva, e credo davvero che la verità verrà fuori, e che il giorno in cui tornerò in campo sarà presto. Non posso dire altro, per cui ora attendo la decisione e poi spiegherò meglio nel dettaglio. Vi ringrazio, intanto”.
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