Qualche sorpresa e un walkover hanno accompagnato i quarti di finale al torneo WTA 500 di Adelaide, dove il risultato più inatteso è l’uscita di scena della numero 1 del seeding Elena Rybakina contro Ekaterina Alexandrova.
Giornata negativa per la kazaka, alla prima sconfitta stagionale nella prima occasione in cui lascia per strada (almeno) un set. Un 6-3 6-3 mai in discussione, con la numero 3 del mondo troppo fallosa soprattutto negli scambi sulle due diagonali e Alexandrova è scattata avanti 4-0 in entrambi i parziali, perdendo uno dei due break ma resistendo al rientro chiudendo i set sempre nel nono game e, per quanto riguarda il secondo, rientrando addirittura dallo 0-40.
Detto di una Rybakina abbastanza sotto tono, non sembra questo un vero “allarmismo” per lei in vista dell’Australian Open: il ruolo di principale (o una delle primissime) favorita non viene scalfito da oggi, e certo dopo una prima tranche di partite abbastanza importante soprattutto nel rendimento tenuto per più di una settimana, una giornata così poteva arrivare.
Alexandrova, domani, affronterà Aljona Ostapenko per un posto in finale. La lettone, reduce dai fastidi alla coscia sinistra di ieri, ha deciso di ritirarsi dal doppio lasciando strada a Kristina Mladenovic e Caroline Garcia verso la finale mentre lei è riuscita ad avere una giornata relativamente tranquilla in singolare superando Marta Kostyuk per 7-5 6-3. Dominante, come al solito, da fondo campo, oggi è parsa a tratti anche più “tranquilla” senza mai perdere il controllo nelle delicate fasi conclusive del primo set e nel secondo ha preso vantaggio già sul 2-0, confermando però solo il break del 3-1 dandole un “cuscinetto” di tre game portato fino al traguardo.
Per lei anche un momento particolare a fine partita, quando dopo l’intervista in campo si è diretta immediatamente verso un signore vicino a una transenna che portava con sé una bandiera ucraina. Gli ha chiesto un pennarello e l’ha autografata, facendo lo stesso con un’altra dall’altro lato della tribuna. La si vede molto raramente in gesti così, che in questo determinato periodo storico possono avere una discreta valenza, ma non va dimenticato che parliamo di una ragazza il cui padre (morto improvvisamente a inizio 2020) era nato e vissuto per lungo tempo a Zaporizhzhia, lì dove è rimasta la nonna di Aljona fino almeno a un paio di anni fa. Inoltre, è seguita da un coach ucraino come ucraina è la compagna di doppio, entrambi tra l’altro ospitati a casa sua, a Riga, nei primi mesi dell’invasione russa.
Nella parte bassa del tabellone, si sfideranno Daria Kasatkina e Jessica Pegula. La prima ha beneficiato del forfait di Laura Siegemund prima ancora di scendere in campo, ottenendo così una giornata libera per recuperare dopo le grandi fatiche dell’ottavo di finale vinto al fotofinish contro Anna Kalinskaya mentre la statunitense conferma ancora un inizio di stagione lontano dall’essere brillante. La vittoria contro Anastasia Pavlyuchenkova è arrivata in rimonta, ancora una volta, con un primo set perso al tie-break e un secondo dove ha avuto palla break da salvare sul 5-5. Cancellata l’occasione, è poi riuscita a evitare un secondo tie-break e nel terzo, pur tra tanta fatica, è riuscita a imporsi 6-7(4) 7-5 6-4.
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