Il sorteggio del WTA 250 di Auckland, in Nuova Zelanda, è stato abbastanza negativo per gli organizzatori. Per usare un eufemismo. È vero che c’è sempre buona partecipazione di pubblico, ma proporre una sfida tra Caroline Wozniacki ed Elina Svitolina già al primo turno, con entrambe in fase di ascesa e rientro dopo i buoni propositi del 2023, con la vincente che oltretutto avrebbe sfidato Emma Raducanu nello stesso quarto di tabellone con anche Amanda Anisimova, non è stata una gran fortuna.
Anche perché il match tra Svitolina e Wozniacki è stato molto interessante. Il livello delle due per almeno un set ha toccato punte piuttosto alte, vedere la danese destreggiarsi col dritto con controllo e comando vuol dire che la strada per lei è quella giusta, poi forse ancor più che la sua avversaria ha pagato la grande inattività agonistica perché è ferma da quattro mesi più tutto il periodo da ritirata. Però c’era, almeno da prendersi un set. Perderà 6-4 6-3 ma quel primo parziale è terminato con grandi rimpianti.
Da 0-2 aveva trovato modo di risalire e mettere sempre sotto pressione Svitolina, con un tennis spesso abbastanza offensivo per quelle che erano le sue caratteristiche ma che probabilmente è quanto più la potrebbe aiutare in questa seconda carriera. Oltre a questo uniamoci le sue doti di contrattacco e difesa, e una discreta intelligenza tattica, e a maggior ragione c’è il ritratto di una che avrà più che altro bisogno di tempo per connettere tutto. Già sul 2-2 è stata sfortunata quando Svitolina le ha recuperato una palla corta con un lob finito all’incrocio delle righe, poi sul 3-3 riusciva nel break in un momento molto favorevole, sempre sfruttando la spinta del dritto e l’incisività del colpo durante lo scambio per tenere Elina sulla difensiva. Però, poi, sono arrivati i problemi. Brutale nell’economia della sua partita non aver tenuto nemmeno uno dei tre game successivi dove è sistematicamente stata avanti 40-15.
Nell’ottavo gioco c’è molto merito di Svitolina, mentre sul 4-4 15-40 l’ucraina ha prima trovato un ace poi ha raccolto un dritto incrociato dove qui Wozniacki ha esagerato. Sulla terza chance di break Elina si è avvicinata molto bene a una palla bassa e corta dopo una risposta velenosa della danese e sempre col servizio si è portata avanti 5-4. Nel decimo game infine Svitolina ha usato più volte la smorzata per rimanere agganciata alla parità e al primo set point ottenuto con una gran difesa ribaltata da un rovescio lungolinea vincente ecco raccogliere il 6-4 dopo un rovescio lungolinea colpito male da Wozniacki.
Quel set ha proposto tanto equilibrio e chance per entrambe, presentando però anche il conto nel parziale successivo. Come si sta notando da parte di molte giocatrici in questo inizio di stagione, soprattutto le big, dopo un’ora di buon livello comincia ad arrivare un po’ di fatica. C’è chi la gestisce bene, chi si adatta, chi comincia progressivamente a essere più in ritardo o scarica. Wozniacki è parsa essere più in quest ultimo punto. Svitolina ha tenuto un buon game sull’1-1, forse il migliore della sua partita con anche due ace, e Caroline dopo un lungo scambio sul 15-15 è andata costantemente in affanno sugli spostamenti laterali, perdendo male i punti da lì al break del 3-1. Non senza qualche difficoltà Elina ha allungato sul 4-1, ed era il segnale che anche lei cominciava un po’ a faticare. È pure qualcosa di prevedibile, come primo match della stagione di entrambe e abbastanza dispendioso anche se scambi lunghi e faticosi sono stati abbastanza alternati a soluzioni un po’ più rapide.
L’ucraina perdeva la battuta, ma così faceva anche la danese che sul 3-4 non si salvava da 15-40 e nel game decisivo, pur avanti 0-30 e poi 30-40, non riusciva a operare un nuovo controbreak. La prova della fatica di entrambe era nel volto di Svitolina al momento del match point, quando cercava visibilmente di prendere aria mentre dal suo angolo continuavano incessanti gli incitamenti. Nel complesso bene entrambe, vittime di un sorteggio abbastanza sfortunato, e sarà così la numero 2 del seeding a sfidare al secondo turno Emma Raducanu, lei coinvolta invece in una fatica ben più grande.
La britannica, che tornava in campo per la prima volta da Stoccarda, si è imposta soltanto 6-2 4-6 7-5 contro la qualificata Elena Gabriela Ruse, in una partita che l’ha vista correre e lottare contro un’avversaria molto più in palla. Anche qui si può parlare di ritmo da ritrovare, ma è parsa proprio spesso costretta a tenere anziché proporre gioco. Qualche buon rovescio, qualche bella difesa ribaltata in contrattacco, ma ha rischiato tanto anche perché nel set decisivo era avanti 5-2 e servizio prima di farsi raggiungere. Si è salvata anche “grazie” a qualche errore di troppo della rumena sotto pressione, e dopo il match point si è lasciata andare a una buona dose di emozione. È un nuovo inizio anche per lei.
In precedenza, buon esordio per la campionessa dell’edizione 2023 Coco Gauff, che ha battuto Claire Liu 6-4 6-1. Nel match di apertura di giornata, invece, sconfitta la finalista della scorsa edizione Rebeca Masarova, battuta 3-6 6-3 6-3 contro Petra Martic.
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