Australian Open

Sabalenka supera i fantasmi: Gauff battuta, nuova finale all’Australian Open

[2] A. Sabalenka b. [4] C. Gauff 7-6(2) 6-4

È arrivato il primo test vero per Aryna Sabalenka in questo Australian Open, e la bielorussa lo ha superato resistendo a un’inerzia che stava completamente girando a suo sfavore nel primo set contro Coco Gauff vendicando, almeno parzialmente, la sconfitta nell’ultima finale dello US Open e imponendosi 7-6(2) 6-4.

Un successo pesantissimo per la numero 2 del seeding, che potrà difendere il titolo vinto 12 mesi fa al termine di un percorso immacolato nei set con 12 vinti su altrettanti giocati ma dove oggi per la prima volta è stata messa alla prova e ne è emersa molto bene. Rimane la sensazione di un problema forse atavico per lei, che si è mostrata e prestata a essere sotto pressione e il braccio ha tremato, ma ha il grande merito di aver sfruttato ogni energia nel suo corpo per calmarsi e rimanere concentrata fino all’ultimo.

Un match partit alla grande, ribaltatosi a suo sfavore, ripreso proprio a un passo dalla sconfitta nel set e poi gestito in un secondo molto complicato seppure non in apparenza perché Aryna era parsa cercare la calma ma senza avere sufficienti energie da proporre in caso si fosse trovata con l’acqua alla gola al servizio. Gauff, come nella storia dei loro confronti diretti, proponeva copertura di campo, agilità, tenacia e un buon movimento di palla durante il punto per dare tantissimo fastidio a chi come lei doveva vincere il punto ogni volta alla seconda, terza, quarta accelerazione. A quei livelli, giocandosi l’accesso a una finale Slam, è come scalare l’Everest: l’aria viene meno.

Era indietro 2-4 nei confronti diretti e, malgrado una prima sfuriata a cominciare il match si è poi capito perché. Ha vinto i primi sette punti consecutivi, ha preso un primo break di vantaggio. Lo cedeva subito ma si manteneva avanti nel punteggio e Gauff, inizialmente in balia di tanti problemi col servizio con cinque doppi falli nelle prime sette seconde giocate, sul 2-3 cedeva ancora e stavolta Sabalenka confermava il break. Quando sembrava ormai prossima alla chiusura del set, il primo grande ribaltamento del fronte. Sul 5-3 perdeva un primo punto spettacolare a rete, e questo cominciava a metterla un po’ in agitazione. Scena già vista, molto di rado rispetto a qualche anno fa ma che capita contro alcune giocatrici. Gauff è in questa cerchia ristretta. Nel momento più importante Coco ha chiuso con i gratuiti concessi. Aryna, che si sentiva in dovere di fare sempre di più, forzava ormai ogni colpo e mancava spesso fluidità e continuità alle sue azioni.

Sul 5-3 30-30, la numero 2 del seeding ha forzato una seconda di servizio in slice commettendo un doppio fallo brutale e perdendo la battuta ha accentuato ancor di più il suo stato. Sprecava un’altra chance sul 5-4, si vedeva raggiunta e ormai non vinceva più due punti consecutivi, esagerando con le esternazioni sia in positivo sia in negativo (altro fattore che spesso indica una condizione difficile che sta attraversando) e la continua pressione aveva effetto con un altro break subito e il set che rischiava di andare. Lo ha ripreso per i capelli, all’ultima curva, quando ha calato la spinta dei colpi ritrovando più controllo e ricevendo un regalo dall’avversaria sul 30-15 con Coco tornata a dover spingere e dovendo gestire una palla bassa a metà campo con quel dritto che rimane pur sempre fragile. Aryna è riuscita così a portarsi al tie-break, lì dove ha gestito molto meglio la situazione e scattando subito 4-0 per chiudere poi 7-2.

Il volto era cambiato. Da che mostrava grande tensione e quasi paura, aveva saputo fermarsi e calmarsi. Non era finita, non era facile, ma un primo grande scoglio era passato. Nel secondo set non alzava il livello, sprecava già nel primo game di risposta, ma pur rimanendo dietro nel punteggio e sprecando altre palle break nel settimo game aveva il merito di non concedere nulla alla statunitense. Sul 4-4, nuovamente sotto pressione, Gauff ha ceduto e in risposta non è riuscita nell’ultimo assalto a una Sabalenka pur sempre in bilico e che è riuscita a non smarrirsi malgrado un match point annullatole con un vincente di dritto dalla rivale dopo le fatiche fatte solo in quel game.

Con questo risultato, al di là della terza finale Slam in altrettanti tornei sul veloce da gennaio 2023, c’è la certezza di rimanere numero 2 del mondo e lanciare il solito attacco a Iga Swiatek con almeno 1000 punti di vantaggio già accumulati nella Race. E nel frattempo aspetta di scoprire la sua avversaria tra Qinwen Zheng e Dayana Yastremska.

Diego Barbiani

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