Il tennis corre ai ripari: i rimedi contro le partite in notturna

Con un messaggio congiunto diramato da WTA e ATP, il mondo del tennis cerca di fermare un fenomeno che negli ultimi anni si è fatto sempre più frequente anche a causa di partite sempre più lunghe: evitare che le giornate possano durare anche fino alle 2, 3 del mattino.

Il caso di Jannik Sinner dello scorso fine ottobre a Parigi Bercy è stato visto probabilmente come la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con l’azzurro poi ritiratosi il giorno dopo aver cominciato il proprio match a un minuto dalla mezzanotte.

Proprio il torneo ‘1000’ francese aveva annunciato che da quest anno avrebbe ridotto da quattro a tre i match in sessione diurna sul campo centrale, ma ora per le nuove direttive quello diventerà il limite massimo per ogni torneo.

Ecco le questioni

non ci possono essere più di cinque partite al giorno per campo, con tre in sessione diurna e due in serale, puntando come orario di inizio le 11 per la sessione inaugurale e non più tardi delle 19:30 per quella serale, con una raccomandazione per le 18:30.

non ci potranno essere partite che cominciano dopo le 23, a meno che non abbiano avuto autorizzazione da parte del supervisor.

le partite non ancora cominciate entro le 22:30 dovranno essere spostate su un campo disponibile per cominciare non prima delle 23.

Ci possono essere alcune variazioni, determinate da “tradizioni locali” (il caso magari dell’ATP 500 di Acapulco dove si comincia a giocare non prima delle 18 sul campo centrale).

Inoltre, ATP e WTA punteranno a un controllo più serrato delle palline da tennis utilizzate ai tornei dopo le tante lamentele e problemi fisici dell’ultimo periodo lamentati da tanti atleti come di recente Karolina Muchova, che è stata anche costretta a saltare l’Australian Open. Il cambiamento, qui, entrerà in vigore dal 2025.

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