Gli Stati Uniti, campioni in carica alla United Cup, sono stati a un passo da una quasi eliminazione dopo appena la prima partita. Il regolamento dei gironi a 3 squadre, molto caotico nel suo sviluppo, li vedeva affrontare la Gran Bretagna con quest’ultimi reduci dalla vittoria nel match d’esordio contro l’Australia e non solo erano sotto nel punteggio dopo la prima partita ma erano indietro un set e un break nel doppio, oltre a un 15-40 sul 4-4 (sempre nel secondo set) da fronteggiare in uno scenario di game senza vantaggi.
Jessica Pegula era molto delusa dopo la sua partita, dove è stata sconfitta 5-7 6-4 6-4 contro Katie Boulter da un vantaggio di 7-5 e 3-0, e a un cambio campo la si sentiva imprecare contro se stessa nel mezzo della fase in cui non riusciva più a trovare spinta e facilità nel colpire la palla. Problema abbastanza comune fin qui alle big, che devono ancora trovare brillantezza e continuità in una partita intera, ma ha rischiato di compromettere tutto. In caso di sconfitta della sua squadra, infatti, non avrebbero potuto più correre per la qualificazione diretta ma cercare di inserirsi nella caotica lotteria per il miglior secondo posto dei gironi di Perth in caso di vittoria contro l’Australia all’ultima giornata.
Taylor Fritz ha rimesso tutto in parità vincendo un match molto equilibrato contro Cameron Norrie (7-6 6-4) e poi, assieme proprio a Pegula, ha ribaltato il doppio misto decisivo dove Boulter e Neil Skupski erano partiti fortissimo, salendo 6-1 2-1 e servizio e avendo poi quelle tre chance di break consecutive non realizzate sul 4-4. Il duo nordamericano si è così risollevato grazie a un tie-break molto teso e a un supertie-break dove hanno spezzato l’equilibrio verso la metà, chiudendo 1-6 7-6(4) 10-7. Ora, da una possibile eliminazione, si ritrovano col destino nelle loro mani: la Gran Bretagna ha finito le partite da giocare, chiudendo con una vittoria e una sconfitta, e loro devono battere l’Australia per ottenere la qualificazione diretta. Anche qui, gestione caotica dei gironi.
A Sydney, invece, Leylah Fernandez si è ritrovata subito a guidare il Canada come avvenuto alle ultime Billie Jean King Cup Finals. In assenza di Felix Auger Aliassime, sostituito all’ultimo momento da Steven Diez, lei era quella che doveva trascinare la squadra contro il Cile, avversario ostico soprattutto in caso di arrivo al doppio decisivo.
Fernandez ha rispettato il pronostico battendo Daniela Seguel 6-2 6-3, e ha poi trascinato Diez alla vittoria nel doppio misto contro la stessa Seguel e Thiago Barrios Vela per 7-5 4-6 10-8 al super-tiebreak, cancellando l’iniziale sconfitta del canadese contro Nicholas Jarry e dando una spinta importante ai nordamericani che, con grandi probabilità, si giocheranno lo spareggio per il passaggio del turno contro la Grecia di Stefanos Tsitsipas e Maria Sakkari.
Risultati
SYDNEY
Canada b. Cile 2-1 (Gruppo B)
[CHI] N. Jarry b. [CAN] S. Diez 7-5 6-4
[CAN] L. Fernandez b. [CHI] D. Seguel 6-2 6-3
[CAN] L. Fernandez/S. Diez b. [CHI] D. Seguel/T. Barrios Vela 7-5 4-6 10-8
PERTH
USA b. Gran Bretagna 2-1 (Gruppo C)
[GBR] K. Boulter b. [USA] J. Pegula 5-7 6-4 6-4
[USA] T. Fritz b. [GBR] C. Norrie 7-6(5) 6-4
[USA] J. Pegula/T. Fritz b. [GBR] K. Boulter/N. Skupski 1-6 7-6(4) 10-7
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