Con la grande vittoria dell’Italia in Coppa Davis, si è chiusa ufficialmente la stagione 2023. Sono questi, dunque, tempi di bilancio e giudizi sulle prestazioni dei diversi tennisti prodotte nel corso dell’anno. Si gioca a fare pagelle, divinazioni basate su statistiche dalle fondamenta ballerine e impressioni, lanciar sentenze ragionate o provocatorie, scommettere delle pizze, che male mai non fanno.
Chi scrive, però, è più di stampo deweista, ama che sia l’alunno a esprimersi in totale libertà, secondo le sue passioni, distante da allenatori e critici, ed in più, ha anche il difetto di essere incline alla fantasia.
Immaginate, quindi, se i primi dieci della classifica scrivessero la loro lettera di Babbo Natale, potendo esprimere un desiderio… In fondo sono nove ragazzi e un nonno non cresciuto, è giusto lasciarli sognare.
Scorrendo la lista dal basso, la prima epistole sarebbe quella di Taylor Fritz, buffo destino, statunitense, Natale a stelle e strisce. Cosa potrebbe chiedere il numero dieci di questo 2023? Forse un po’ più di tocco e nervi saldi o forse di essere ancora numero dieci alla fine del prossimo anno, pur senza comprendere molto il perché…
Non si immagina molto diverso il desiderio di Hurkacz, numero nove… “sai Babbo Natale, se non mi sciogliessi puntualmente nei momenti importanti… forse potrei rivincere un mille”. Non si può certo biasimarlo, i tabelloni dell’anno trascorso hanno mostrato aperture sconosciute nel recente passato, soprattutto per i tornei collocati in momenti chiave della stagione (ma neanche Wimbledon è stato così blindato).
Sarebbe poi il turno di Holger Rune che, nella speranza di una penetrazione dello spirito natalizio nel suo animo, potrebbe domandare di diventare più adulto in campo, e il resto poi si vedrà. Difficile capire se il giovane Holger non creda più alla playstation che a Babbo Natale.
Con Sacha Zeverev, numero sette secondo i calcoli ATP, le prospettive potrebbero cambiare. Il tedesco ha mostrato un finale di stagione in rotta con le prestazioni pre-infortunio, e non si può negare che il suo tennis possa essere vincente nell’era contemporanea. Cosa chiedere al vecchio Santa Claus? Più “cazzimma”, per dirla alla napoletana, certo non per mirare a un mille, ma ad uno slam. “Cazzimma” che probabilmente farebbe bene anche a Stefanos Tsitsipas, numero sei. Il greco, però, probabilmente chiederebbe il ritorno di un rovescio competitivo, nonostante la finale australiana di quest’anno. Forse basterebbe pensare più al tennis e avere figure meno invadenti a bordo campo, ma alcuni desideri è difficile vederli, figuriamoci esprimerli.
Altrettanto arduo immaginare da dover partirebbe Andrej Rublev, e forse neanche lui lo saprebbe. Forse il desiderio sarebbe questo, capire da dove partire… Detto con un sorriso ad uno dei tennisti più simpatici in assoluto.
Col crescere della classifica, anche le letterine si farebbero più pretenziose, come certamente dovrebbe essere quella di Jannik Sinner. Abbiamo tutti negli occhi gli ultimi quaranta giorni di questa stagione, la finale alle Finals e la vittoria in Davis, battendo Djokovic e con, in generale, un suo enorme contributo. Sinner desidererebbe certamente una conferma di questi risultati nei tornei dello Slam 2024, ed è quello che speriamo tutti, senza avere una risposta certa. Vincerne uno? La volontà è quella, ma anche andarci davvero vicino potrebbe essere un ottimo passo, nonostante un pubblico che, purtroppo per lui, sarà ancora meno propenso a digerire sconfitte.
Daniil Medvedev probabilmente si metterebbe a scherzare con Babbo Natale, magari chiedendogli di eliminare la terra rossa (o forse il pubblico francese), nonostante ci abbia vinto un torneo, Roma, nel 2023.
Di grandi desideri, di contro, scriverebbe sicuramente Carlos Alcaraz, e come dargli torto. Lo spagnolo è indubbiamente il più talentuoso, estroso, del gruppo, e le sue potenzialità sono evidenti. Se il Natale gli regalerà una programmazione meglio gestita, la vittoria in più di uno Slam non sarà una sorpresa e certamente sarebbe nei suoi obiettivi.
E Djokovic? Cosa dovrebbe chiedere Nole? Ripetere il 2023 nonostante il passare degli anni sarebbe già risultato incredibile. Però, se un po’ abbiamo imparato a conoscerlo, perché non provare a chiedere il famoso slam? Desiderio davvero arduo e Santa Claus, si sa, non può esaudire tutto.
Ecco, questo possiamo dirlo con certezza: basta incrociare gli ipotetici desideri dei primi dieci per capire perché è così difficile immaginare cosa succederà, perché tutti insieme non possono essere esauditi, come capita a quelli di tutti noi.
Quindi Babbo Natale, facci divertire col tennis nel 2024, questo sì.
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