L’ultimo incontro tennistico del 2023 ha visto la Serbia di Novak Djokovic e Olga Danilovic battere a meno di 10 minuti dalla mezzanotte del 31 dicembre la Cina nel match che ha aperto la United Cup del numero 1 del mondo ATP, ritrovatosi nel suo territorio forse preferito: l’Australia.
Non è una prima volta per lui a Perth, avendo giocato diversi anni fa la Hopman Cup, ma in generale l’Oceania è quella zona del mondo dove probabilmente più ama rappresentare il proprio paese e vincere, cosa che ha fatto ormai in ogni angolo del mondo. Il fatto però è che da quelle parti è amato e ben voluto come forse da nessun altra parte per la grande comunità serba. La vediamo spesso sugli spalti della Rod Laver Arena all’Australian Open, l’abbiamo vista affollare le tribune del campo centrale a Sydney durante l’ATP Cup.
Sappiamo quanto Novak sia per loro un leader, e come tale c’è il suo grande zampino anche nel difficile ma preziosissimo 2-1 della Serbia alla Cina. Prima la vittoria quasi di routine contro Zhizhen Zhang nel singolare femminile, poi il 6-4 1-6 10-7 nel doppio decisivo con Danilovic, in un duo che è venuto a contatto ormai da diverso tempo tra allenamenti assieme e volontà di Djokovic di offrirsi per dare una mano quando possibile. Non di meno, essendo tra poche ore l’inizio di un anno olimpico, è molto probabile possa esserci uno sguardo anche al doppio misto nei giochi ai cinque cerchi. Forse l’unica cosa che manca fin qui al grande campione serbo è una medaglia, sfuggitagli nel 2012 quando perse la finale del terzo/quarto posto a Londra contro Juan Martin del Potro e passata per una dolorosa sconfitta al primo turno a Rio de Janeiro nel 2016 e una ancor più dolorosa nuova sconfitta in una finale terzo/quarto posto nel 2021 contro Pablo Carreno Busta dopo aver perso la semifinale da 6-1 3-1 contro Alexander Zverev.
Oltretutto, a completare il filotto, non scese nemmeno in campo nella finalina del doppio misto che avrebbe dovuto giocare con Nina Stojanovic contro Ashleigh Barty e John Peers.
Parigi 2024 sarà con ogni probabilità l’ultima occasione per lui, e questa United Cup l’unico momento dove cercherà uscite di questo tipo. Oggi, subito il pesante parziale nel secondo set, è stato lui a caricarsi la squadra aiutando la giovane compagna nelle fasi iniziali di un supertie-break molto teso, e dove hanno trovato il vantaggio con un minibreak che li ha portati sul 6-3. Il doppio minibreak ha ipotecato ulteriormente il risultato e ora la Serbia sale in testa al raggruppamento E a pari punti proprio con la Cina, ma con una partita ancora da giocare. La sfida contro la Repubblica Ceca può dare loro la vittoria del girone per andare poi ad affrontare la vincente del gruppo C dove gli Stati Uniti sono i favoriti.
Per completare la giornata, Djokovic ha poi chiesto di attendere qualche minuto in più in campo per fare mezzanotte con un conto alla rovescia finale coinvolgendo tutto il pubblico rimasto. E buon 2024.
PERTH
Serbia b. Cina 2-1 (Gruppo E)
[SRB] N. Djokovic b. [CHN] Z. Zhang 6-3 6-2
[CHN] Q. Zheng b. [SRB] O. Danilovic 6-4 6-2
[SRB] O. Danilovic/N. Djokovic b. [CHN] Q. Zheng/Z. Zhang 6-4 1-6 10-7
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