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Cambi nella WTA: Steve Simon lascerà il ruolo di CEO, sarà presidente esecutivo

La WTA è pronta a cambiare volto verso il 2024, anno che vedrà una sostanziale rivoluzione della sua struttura già con il nuovo calendario più incentrato su tornei ‘500’ e ‘1000’, nuovi punteggi tra tornei ‘500’ e ‘250’ e un ‘1000’ in più (Dubai e Doha non si alterneranno più).

Oltre alle questioni di campo, però, si andrà incontro a una nuova struttura organizzativa nel dietro le quinte, con Steve Simon che non sarà più il CEO ma assumerà il ruolo di ‘exectuve chairman’ (“presidente esecutivo”), a capo del consiglio di amministrazione.

La mossa, secondo quanto riportano, non è dovuta alle pressioni e alle questioni sollevate negli ultimi mesi dalle big del circuito femminile, culminate nella burrascosa settimana delle WTA Finals a Cancun, ma sarebbe andata avanti nel silenzio generale da diversi mesi. Non di meno, il duro attacco di tante giocatrici tra cui Aryna Sabalenka, Iga Swiatek, Elena Rybakina, Marketa Vondrousova, ha solo che aumentato la spaccatura tra giocatrici sempre più insoddisfatte e una leadership che nel 2023 ha subito enormi crepe.

Cancun è solo l’ultimo esempio, ma ci sono state polemiche e forti critiche per la gestione di Simon tra cui Martina Navratilova, che alla fine della settimana messicana ha espressamente parlato di volere una nuova guida per il tour. “Quest estate ho detto al consiglio della WTA che se l’azienda si vuole impegnare a rimanere come leader dello sport femminile ha bisogno di una totale ristrutturazione a livello organizzativo” ha dichiarato alla BBC.

Simon, secondo quanto riporta il media britannico, manterrà comunque un ruolo abbastanza significativo in quanto si concentrerà sulla governance, l’integrità aziendale e gli interessi strategici e il nuovo CEO dovrà fare rapporto a lui.

Micky Lawler, presidente della WTA dal 2015, lascerà il suo ruolo a fine anno. Per Simon, il nuovo CEO potrebbe essere ricoperto da una donna: “Le nostre intenzioni sono quelle, penso abbia senso e sia la scelta migliore in una strategia a lungo termine dell’organizzazione”.

Diego Barbiani

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