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SIAMO IN FINALE! L’Italia batte la Serbia in doppio, Djokovic umiliato

E dopo 25 anni sì, siamo in finale. Era da Italia-Svezia che gli azzurri non arrivavano all’ultimo atto della coppa Davis, un quella sconfitta al Forum di Assago e con Gaudenzi, attuale presidente Atp, che ci aveva lasciato una spalla. Serviva un’impresa ed impresa è stata.

Dopo l’incredibile vittoria di Sinner contro Djokovic, gli azzurri hanno vinto anche il doppio: 6-3 6-4 con la nuova coppia d’oro del tennis italiano, Jannik e Lorenzo, che hanno battuto Djokovic e Kecmanovic. Per il numero uno del mondo un clamoroso smacco: due sconfitte su due e nel giro di poche ore. Umiliante, per uno come lui, che ha avuto match point per portare la sua Serbia a giocarsi il titolo. Ed invece in finale ci andiamo noi: sembra destino, forse lo è, ma l’Australia domani, più fresca e riposata, non sarà una passeggiata.

L’impresa di Sinner

Serviva una grande impresa di Sinner per battere questo Djokovic e impresa è stata: 6-2 2-6 7-5 per Jannik che porta la sfida tra Italia e Serbia al match decisivo di doppio.
Primi due set dall’andamento abbastanza simile: 6-2 il primo per Jannik che ha giocato senza timori reverenziali e a braccio sciolto fin dal primo 15, ottenendo due break consecutivi nel terzo e nel quinto gioco.
Gioco iper offensivo per il numero 4 del mondo, che appena può lascia partire fiondate da ogni parte del campo: quest’atteggiamento non aiuta per niente ad entrare in partita Djokovic, che sembra molto teso come gli è già capitato in passato quando si è trovato in campo a difendere i colori della Serbia.
Nel secondo set però l’inerzia cambia nel quarto game, quando Sinner non sfrutta una palla del 2-2 e subisce il break alla prima occasione: Djokovic mette il pilota automatico, entra in fiducia e chiude in risposta il set ricambiando il 6-2 al giocatore azzurro.
Sinner sembra un po’ in affanno dal punto di vista fisico, è meno reattivo rispetto all’inizio e gli errori iniziano a superare di gran lunga i vincenti: in un secondo game fiume, con Sinner al servizio, l’italiano annulla una palla break pesantissima e all’ottava (!!!) palla game, riesce a pareggiare il conto.
Jannik si aggrappa con le unghie e con i denti al servizio mentre i game del serbo vanno via lisci: altra palla break pesantissima annullata da Jannik nell’ottavo game e tre match point consecutivi nel decimo.
Sembra finita, ma Sinner con una personalità infinita e con degli attributi indescrivibili, annulla 3 match point non dando mai chance al serbo (così come nelle 2 occasioni precedenti) e agguanta il numero 1 al mondo sul 5-5.
Sinner è on fire, il pubblico in visibilio e l’italiano dal baratro conquista una palla break, la prima dal quinto gioco del primo set: serve and volley sulla seconda del serbo, risposta nei piedi di Jannik che chiude con un dritto lungo linea vincente che gli danno il break nel momento più inaspettato.
Non trema Sinner e con un servizio vincente da destra chiude la pratica dopo 2 ore e 32 minuti.
Nulla togliere a tutto quello che si è visto nella sua breve carriera, ma probabilmente questa è la vittoria più bella e più pesante della sua carriera finora: battere Djokovic, annullando 3 match point consecutivi garantendo all’Italia la sfida decisiva, è un qualcosa davvero di speciale.
Djokovic non perdeva una partita di singolare in coppa Davis dal 2011, quando perse per ritiro contro Del Potro.

La sconfitta di Musetti

E dire che il tie tra Serbia ed Italia si era aperta con una sconfitta per la nostra nazionale: Musetti vince il primo set rimontando un break di svantaggio ma subisce la rimonta veemente di Kecmanovic che vince al terzo, con Lorenzo colpito anche da acciacchi fisici nel finale di match.

Partenza sprint di Kecmanovic che parte tirando tutto, con i piedi ben piantati sulla linea di fondo, e prendendo spesso a pallate Musetti che, dal canto suo, è costretto spesso a giocare dietro la scritta Davis Cup.
Break subito del serbo e doppio break evitato per l’italiano dopo aver annullato 2 chance a Kecmanovic, che sulle seconde dell’italiano entra sempre con decisione e una disarmante facilità: Musetti però inizia a carburare dopo aver sbloccato lo score e conquista anche una chance del contro break nel sesto che viene però ben annullata dal serbo.
Si prosegue on serve fino al decimo gioco, con Kecmanovic alla battuta per chiudere il primo set: due grandi passanti di Musetti (uno di rovescio e uno di dritto) più un grande punto in attacco gli fanno conquistare l’insperato contro break.
Lorenzo annulla una pesantissima palla break nell’undicesimo gioco e conquista il tie break visto che il serbo non trema più al servizio: Kecmanovic allunga sul 3-1 ma Musetti rientra alla grande e passa a condurre per 5-3.
Doppio fallo e un fiacco rovescio in rete riportano il tie break in parità: Lorenzo conquista un set point con un grande passante dopo un’ottima palla corta ma il serbo lo annulla con personalità con uno schiaffo al volo.
Altro set point per l’italiano, in risposta questa volta, ma annulla con decisione anche questo Kecmanovic.
Il terzo set point (secondo al servizio) è quello buono per Musetti che, dopo aver inseguito per tutto il primo parziale, chiude 9-7 al tie break il primo set dopo un’ora e 12 minuti.
Lorenzo prova ad aggredire il match ma il numero 55 del mondo non molla di un millimetro: recupera nel quinto game da un insidioso 15-30 e, dopo un game fiume, conquista un pesantissimo break.
Stacca la spina Musetti e subisce un dolorosissimo parziale di 4 giochi a 0 che consente a Kecmanovic di chiudere per 6-2 e servire per primo nel terzo parziale.
La partenza sembra incoraggiante per il cannarino che si issa sul 15-30 grazie ad una grande risposta vincente: purtroppo da quel momento subisce un pesantissimo parziale di 11-0, con la striscia del serbo che si allunga a 7 game di fila e si ritrova in un amen sotto 3-0.
La prima fatica ad entrare, Kecmanovic sembra su una nuvola e conquista la palla per l’ottavo game di fila: Musetti annulla le prime due ma sulla terza sbaglia un approccio col rovescio.
8 game di fila per il serbo con Musetti che sembra accusare problemi fisici al quadricipite, facendosi massaggiare a fine game sotto 4-0.
Ferma l’emorragia dopo 9 game di fila ma nulla può in risposta: 6-1 per Kecmanovic che dopo aver sconfitto Draper l’altro giorno, sconfigge anche Musetti.

Luigi Ansaloni

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