[4] E. Rybakina b. [8] M. Sakkari 6-0 6-7(4) 7-6(2)
Lo sviluppo forse più imprevedibile, alla vigilia della prima giornata del girone Bacaral, era avere Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina l’una contro l’altra all’ultimo turno e con soltanto una delle due che potrà accedere in semifinale alle WTA Finals. Dopo gli inciampi delle due favorite tra match d’esordio e seconda tornata di gare, ne ha approfittato così Jessica Pegula per rimescolare un po’ le carte. Perché ora, dovesse nell’altro raggruppamento arrivare prima Iga Swiatek, ci sarà subito una sorta di finale anticipata per quanto visto fin qui in stagione.
La kazaka, chiamata al riscatto dopo la sconfitta contro la statunitense all’esordio, è riuscita a imporsi su Maria Sakkari nell’ultimo match di giornata con un quantomai altalenante risultato di 6-0 6-7(4) 7-6(2) pure fin troppo “regolare” nel suo andamento dopo un primo set così netto. La greca da ultima arrivata diventa anche la prima eliminata del gruppo di partecipanti al torneo, con una prova fin qui da dimenticare in fretta. Oggi solo una buona reazione e una voglia di non mollare le hanno concesso un set, perché è stata spesso giù di corda, fallosa, senza saper approfittare anche dell’unica mezza occasione avuta nel parziale decisivo pure in una condizione di scambio favorevole.
Dopo il nuovo 6-0 subito, Maria è riuscita se non altro a evitare di affondare completamente rientrando da 15-40 nel primo game del secondo set, salvando una nuova situazione delicata nel secondo e poi nel quarto game al servizio. C’era una Rybakina padrona del gioco da fondo campo, ma lei era ancora la giocatrice abbattuta e senza contromisure già vista contro Sabalenka. Probabile che le questioni sul campo abbiano un po’ inciso, perché non è mai stata a suo agio anche in condizioni dove il suo spin poteva darle una mano quantomeno a rimanere lucida e tranquilla, invece al termine del primo set e dopo 18 game persi su 19 giocati fin lì, al nuovo incitamento del coach rispondeva emblematica: “Non ne ho, sono finita”.
Qualcosa, perlomeno, ha avuto perché non è affondata completamente e anzi gestendo un po’ meglio i propri turni di battuta è riuscita a rimanere agganciata nel punteggio e nel tie-break ha messo in piedi un’ottima rimonta da 1-3 a 6-3 grazie anche a una fase poco brillante dell’avversaria. Si è così conquistata un set decisivo per sperare, già un mezzo miracolo vista la situazione un’ora prima, e sul 2-4 è riuscita anche a strappare la battuta alla kazaka. Era la prima volta della sua partita, con il successivo aggancio sul 4-4 a darle nuovo slancio mentre portava Rybakina per la prima volta davvero sotto pressione alla battuta, pagando il momento e commettendo alcuni gratuiti.
Sakkari è stata 15-40 ma se sulla prima non ha potuto rispondere, sulla seconda chance di break ha cominciato lo scambio, mosso Rybakina, ottenuto una palla difensiva e lenta sul suo dritto che però l’ha tradita colpendo male e affossando il punto a metà rete, lasciandola incredula a fondo campo a ripensare al proprio errore. Era la chance vera, perché da lì i sussulti sono stati nulli fino al tie-break decisivo, dove Rybakina è partita molto meglio da fondo campo, imponendo il proprio rovescio e scappando addirittura sul 6-0. Ha avuto bisogno del terzo match point, trovando l’ace numero sei della sua partita. Nemmeno tanti, per essere sinceri.
Rybakina dunque avrà modo ora di preparare la sfida decisiva per il suo torneo contro Sabalenka, contro cui è avanti 2-1 nel 2023 e battuta anche nell’ultima occasione a Pechino, a inizio ottobre. Sakkari, che sperava di giocare ben altro torneo, avrà invece una partita del tutto inutile contro Pegula, già certa del primo posto.
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