L’entusiasmo e l’attesa per la finale delle ATP Finals hanno spinto milioni di telespettatori a piazzarsi davanti alla tv per seguire le gesta di Jannik Sinner contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic. La splendida cavalcata dell’azzurro, compresa la vittoria proprio contro il serbo nel girone, hanno addirittura convinto mamma Rai a spostare la finale da Rai Due a Rai Uno.
Decisione che ha ripagato l’intuizione, visti i dati auditel: sulla rete ammiraglia infatti il match ha tenuti incollati 5.493.000 spettatori pari al 29.5% di share, su Sky Sport invece lo share è stato del 6,4% (1.193.000 spettatori).
Insomma, i meriti di Sinner vanno anche oltre quelli sportivi: è riuscito a portare il tennis ad un livello superiore, inferiori solo agli incontri della Nazionale o dei Gran Premi (quando ancora la Ferrari era tra le contendenti al titolo). Un vero trionfo, segno inconfutabile che il campione raduna le folle, anche in un paese tradizionalmente calciofilo come l’Italia.
Poco importa che alla fine il 22enne di Sesto si sia dovuto arrendere al campione serbo. Gli applausi erano tutti, soprattutto, per lui.
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