È tornata in campo Iga Swiatek, tra le giocatrici più attese nel WTA 500 di Tokyo, e la prova della polacca è finita subito sotto la lente di ingrandimento. Molto più del comodo 6-1 6-2 di Jessica Pegula ai danni di Cristina Bucsa o della sconfitta della campionessa uscente Liudmila Samsonova (6-4 6-2 per Ekaterina Alexandrova), Perché nel faticoso 6-4 7-5 contro la qualificata Mai Hontama, numero 147 del ranking, ci possono essere almeno tre ragioni e nessuna davvero positiva.
Scesa al numero 2 del mondo dopo 75 settimane, e aver retto al meglio nei primi otto mesi del 2023, la polacca oggi ha faticato tanto contro la giapponese, soprattutto a trovare il tempo giusto sul dritto e non aprendo quasi mai gli angoli. Il match è stato un’altalena continua, deciso per lo più (ed era logico attenderselo) dai momenti di Swiatek che con 22 errori gratuiti finiva indietro 1-4 e 30-15 nel primo set, da lì si prendeva 10 dei successivi 11 game giocati e dal 5-1 nel secondo parziale non chiudeva, calando un po’ nel ritmo, venendo rimontata dalla rivale e chiudendo solo al quarto match point, nel dodicesimo game.
Tre cause, dicevamo: la ruggine, primo possibile fattore. Tre settimane di pausa, utilissime a tirare il fiato ma che come diceva anche la stessa Swiatek a fine 2022 in questo momento portano a recuperare con molta più fatica. È arrivata ormai a 70 partite stagionali, diverse giocate non al meglio come condizione psico-fisica eppure vincendo tanto e resistendo a lungo all’arrivo di Aryna Sabalenka. Poche volte in questo 2023 è stata perfetta per tutta la durata di una partita, come anche nel 2022 quando però i risultati e i titoli cancellavano alcune oscillazioni (vinse a Roma giocando in maniera ben peggiore di Doha, per esempio, prima delle fasi finali). Sembra notarsi una fatica principalmente mentale, il secondo possibile fattore, perché ormai da qualche torneo non è più così cinica pur magari in una posizione di grande vantaggio. I primi episodi sin da Varsavia, quando però lì era nel pieno del richiamo della preparazione, con un 5-1 al primo turno contro Nigina Abduraimova divenne un 6-3 e un 5-2 e servizio in semifinale contro Yanina Wickmayer divenne un sudatissimo 7-6(8-6) al tie-break. Infine, banalmente, il clima e le condizioni: pur giocando in tardo pomeriggio, l’umidità era massacrante, ben oltre l’80%. Hontama, alla quarta partita nel torneo, subiva meno le condizioni mentre Swiatek dopo qualche game era già cosparsa di sudore e game dopo game prendeva sempre più tempo per riprendere il gioco. Ha parlato a bordo campo di condizioni molto pesanti, faceva pure un po’ di stretching col petto come per allargare i polmoni e prendere più aria dopo lo sforzo profuso.
Quest’alternanza nel rendimento ha caratterizzato l’intera partita. Se poteva esserci una logica nell’impatto sul match, diverso il discorso sulla parte finale. Ha fatto, con fatica, il break del 5-1 e servizio e lì ha rallentato l’intensità mentre l’avversaria trovato qualche errore gratuito non ha più alzato bandiera bianca. Il match si allungava, Swiatek non giocava il game sul 5-2 e sul 5-3 perdeva nuovamente la battuta alternando ancora momenti positivi a errori soprattutto col dritto. Tra tensione e fatica, sul primo match point (5-4 15-40) Iga era molto provata tanto che per rispondere a una seconda palla di Hontama il volto era stanco e poco lucido, corrisposto in una brutta risposta di rovescio finita lunga. Per fortuna sua, dopo l’aggancio sul 5-5 ha saputo cambiare passo rischiando molto più col dritto nell’undicesimo game e ritrovando un po’ di convinzione per approcciare il successivo game in risposta dove mettendo finalmente in affanno la giapponese è tornata sul 15-40 e approfittando della seconda occasione complessiva del game, la quarta totale.
I numeri continuano a essere dalla sua parte: non perde all’esordio in un torneo dal WTA 1000 di Cincinnati nel 2021 e in 33 occasioni successivi ha raggiunto ben 25 quarti di finale, è leader quest anno in partite vinte (57). La realtà però parla di una fase che potrebbe essere un po’ più altalenante, diversa da quella vissuta post Wimbledon e più simile a quella di fine 2022 dove a livello mentale fin dallo US Open è sembrata faticare, riuscendo sempre ad accendersi nei match conclusivi ma con tante fatiche lungo il cammino. Forse siamo al momento in cui la spia della riserva si accende, forse siamo al primo match dopo una pausa abbastanza corposa e c’è bisogno di riadattarsi a condizioni non banali. Nei quarti di finale, venerdì, ritroverà Veronika Kudermetova: i precedenti dicono 4-0 in suo favore, con soli otto game ceduti, ma in questo momento sembra tutto più riequilibrato.
Risultati
[1] I. Swiatek b. [Q] M. Hontama 6-4 7-5
[8] V. Kudermetova b. K. Day 6-3 6-3
E. Alexandrova b. [7] L. Samsonova 6-4 6-2
[2] J. Pegula b. C. Bucsa 6-1 6-2
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