I (forti) sentori avuti su Iga Swiatek già nel match precedente al WTA 500 di Tokyo hanno trovato ulteriore riscontro: la polacca rischia di non finire bene la stagione, o almeno non secondo i suoi standard, con la stanchezza generale emersa quando ancora mancano (almeno) due tornei al dire addio al 2023.
Veronika Kudermetova, che non aveva mai ottenuto più di 10 game nei quattro confronti diretti, oggi si è addirittura imposta 6-2 2-6 6-4 nei quarti di finale del torneo giapponese, ammettendo di fatto che più di una vera strategia di gioco ha pensato a non abbattersi dai precedenti risultati contro l’ex numero 1 del mondo, franata perlopiù sotto i suoi stessi errori. Un match molto altalenante, segnato da un’ottantina di errori gratuiti complessivi, ben 50 da parte di Swiatek che è partita sotto 0-4 in un quarto d’ora.
Il vero motivo per cui si può parlare di molti più demeriti della giocatrice di Varsavia, che di meriti per la tennista di Kazan, è che sia bastato davvero poco nel secondo parziale a Swiatek per ribaltare quel 2-6 in u 6-2. Non ha cambiato granché, tranne una maggiore spinta e convinzione sulla palla. Momento positivo però evaporato subito nel set decisivo con un break in favore di Kudermetova sull’1-1 e portato in fondo, ponendo anche fine alla serie di 15 vittorie consecutive della polacca contro tenniste russe, con l’ultima sconfitta qui risalente agli ottavi di finale del torneo di Eastbourne del 2021 contro Daria Kasatkina.
Per Swiatek, questa settimana è forse quanto di peggio poteva augurarsi. Al di là della sconfitta, è parsa sotto tono in ogni aspetto di gioco, con ben poche soluzioni da proporre. Gambe lente, mente poco lucida, colpi in ritardo. Un’altalena con tante ombre che non lascia troppe speranze di vera ripresa in vista del WTA 1000 di Pechino al via a breve dove esordirà contro Sara Sorribes Tormo. È come se l’enorme peso di questo 2023, con tutto quello che ha dovuto gestire sul suo conto e la spinta esterna di Aryna Sabalenka per superarla in vetta al ranking ora l’abbiano forse portata al punto di rottura, dove le energie da raccogliere sembrano poche e nemmeno tre settimane di pausa hanno davvero aiutato. Una situazione simile a quella del 2022, quando però la fiducia e la spinta era ben diversa dopo la vittoria allo US Open e prima di cedere dovette arrivare alla semifinale delle WTA Finals, e al 2021 quando invece i momenti di crisi in campo erano ben più influenti e si arrivò alla brusca separazione col coach Piotr Sierzputowski. Per voler dare un ultimo spunto, sembra ancora nella fase in cui il suo grande idolo Rafael Nadal a inizio carriera non riusciva a gestire il peso dell’intera annata, esaurendo le energie tra agosto e inizio settembre. Ci sarà da lavorare.
Per Kudermetova, invece, ci sarà da giocare una semifinale contro Anastasia Pavlyuchenkova che ha superato 6-2 7-5 Ekaterina Alexandrova nel primo match di giornata. Loro due, assieme a Jessica Pegula e Maria Sakkari, usufruiranno di un performance bye a Pechino essendo giunte tra le migliori quattro in Giappone. Tutto facile per la statunitense, che ha liquidato 6-1 6-0 Daria Kasatkina, mentre la greca sta sfruttando al massimo il momento positivo dopo la vittoria a Guadalajara battendo nuovamente Caroline Garcia (6-2 6-3) e mettendo mattoncini importanti sulla sua rincorsa a una qualificazione alle Finals di Cancun che solo un paio di settimane fa sembrava impresa assai ardua.
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