Coco Gauff è la nuova campionessa del torneo di Washington, evento che apre la tourneè nord-americana di agosto e che da quest anno è divenuto di livello ‘500’. Successo importantissimo, soprattutto per il morale, per la statunitense che da fine marzo aveva raccolto soprattutto delusioni, cominciate con un brutto torneo a Miami (in singolare) e la separazione improvvisa da Diego Moyano, il coach che aveva dovuto staccarsi per ragioni personali mai veramente spiegate.
Di fatto, Gauff da allora ha cominciato un lungo pellegrinnaggio in mezzo a tanti problemi, troppe sconfitte e pochissime soddisfazioni. A Stoccarda, a fine aprile, accennava alla volontà di voler trovare un coach nuovo per non rimanere solo col padre, che l’ha accompagnata nei primi anni di professionismo e rimane tutt’ora una figura importante, ma che non può bastare soprattutto ora che deve cercare di fare qualche step per ricucire il distacco con le primissime del ranking WTA. Washington, da questo punto di vista, può essere una prima tappa.
Dopo un torneo di Wimbledon molto amaro, concluso con una sconfitta al primo turno per mano di Sofia Kenin, Coco ha cercato di voltare pagina e si è presentata a Washington con un team completamente rinnovato: il nuovo allenatore è l’ex tennista ATP Pere Riba, al fianco precedentemente di Zheng Qinwen, e come aggiunta “jolly” Brad Gilbert. Se il buongiorno si vede dal mattino, la curiosità di questa nuova partnership è decuplicata dopo una settimana di assoluto valore e conclusasi con un netto 6-2 6-3 in finale a Maria Sakkari.
Partita senza storia, quella di oggi, come senza storia era stata la semifinale contro Liudmila Sasmsonova campionessa uscente (battuta 6-3 6-3) e quella ai quarti contro Belinda Bencic, chiusa addirittura per 6-1 6-2. È il primo titolo ‘500’ della sua carriera, il quarto trofeo WTA dopo Linz 2019, Parma 2021 e Auckland 2023. È andato tutto davvero bene, come non accadeva da tanto tempo. Rilassata, sorridente, serena, decisa e aggressiva. Tutto in quattro partite giocate con autorità prima di arrivare ai primi due ‘1000’ di quest ultima fase della stagione.
Per la sua avversaria, invece, è una nuova delusione. Sakkari, malgrado il posto in top-10 ormai cementificato nelle ultime due stagioni, continua nel digiuno di titoli WTA che perdura ormai da maggio 2019 quando si impose nel ‘250’ di Rabat, in Marocco, nell’unico alloro in carriera nel circuito maggiore. Dopo aver vinto, in questa settimana, la semifinale contro Jessica Pegula 2-6 6-4 6-3 aveva cercato di togliersi qualche sassolino dalle scarpe dicendosi infastidita dei commenti online su di lei di chi scherzava sull’alto numero di semifinali perse in carriera, ma il dato sulle finali non è tanto più leggero: ora è 1-7, avendo perso le ultime cinque consecutivamente. Non è questa la più dolorosa, ma è un altro tassello negativo che va ad aggiungersi.
Il cammino di Coco Gauff a Washington:
R1: bye
R2: b. [WC] Haley Baptiste 6-1 6-4
QF: b. [6] Belinda Bencic 6-1 6-2
SF: b. [8] Liudmila Samsonova 6-3 6-3
F: b. [4] Maria Sakkari 6-2 6-3
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