US Open

Gauff porta a scuola Andreeva, Rybakina avanti senza giocare

Delle tante, belle, prestazioni concesse da Coco Gauff nell’ultimo mese, quella odierna sull’Arthur Ashe contro Mirra Andreeva è forse la migliore di tutte. Non tanto magari come livello di gioco, che è sempre piuttosto alto ora che si trova in grande fiducia e slancio, ma nella consapevolezza mostrata.

Andreeva poteva essere un’avversaria scomoda, all’ultimo Roland Garros le aveva pure tolto un set. il primo, pur crollando nei successivi due. La nomea della giocatrice classe 2007 è però rimasta. Il suo primo approccio al tour delle grandi è stato impressionante soprattutto nella facilità mostrata contro tante avversarie ben più quotate e fino a giugno poteva dire di aver perso solo contro Aryna Sabalenka e, appunto, Gauff.

Oggi, invece, è stato un monologo di Gauff che pure era partita in maniera non inappuntabile ma che evitando di andare sotto 0-2 ha poi ribaltato in fretta il parziale e il match appena iniziato fino a concludere 6-3 6-2. L’ultima volta che aveva mostrato questo divario era a Indian Wells, contro Linda Noskova. Una partita dove mostrava all’avversaria con meno esperienza quanto fosse ampia la differenza tra le due. Mirra, tra l’altro, nell’ultimo mese ha perso buona parte di quella spavalderia iniziale. È un fattore normale, non è una sconfitta (questa) che cancella quanto fatto per arrivare di colpo nella top-100, però non è in un periodo dove tutto è felice e tutto è perfetto. Stanno arrivando le prime “vere” sconfitte, anche difficili da digerire, e quella brutta rimonta subita a Wimbledon ha forse lasciato qualche crepa.

Già al primo turno era indietro 1-6 0-2 prima di risalire la china, oggi si è visto ancor di più come faccia fatica a gestire un campo così importante contro un’avversaria così ben impostata. Tutto nell’ordine naturale delle cose, ma a tratti è parsa un pesce fuor d’acqua. Il dritto non correva, spesso lo steccava o giocava corto, e Gauff che per quanto possa magari far fatica contro le più forti da quel lato, ora era perfettamente a suo agio tanto da fare anche dei bei cambi in lungolinea come quello che le ha dato il break del 2-1 nel secondo set, o aveva tutto il tempo per colpire di rovescio dal centro del campo e stringere l’angolo a sinistra della russa.

Se Mirra fin dal servizio era in palese difficoltà, Coco aveva spesso il controllo totale del gioco. Anche sul 5-3 nel primo set, dopo aver aperto il game con un doppio fallo e non aver chiuso uno schiaffo al volo di dritto sullo 0-15, Gauff ha comunque giocato uno slice di dritto abbastanza intelligente mascherando la traiettoria e mandando fuori posizione l’avversaria. L’unico momento, se vogliamo, critico della sua partita è stato quando al servizio sul 2-1 nel secondo parziale si è trovata sotto 15-40, riuscendo a risalire molto bene e mettere a segno quattro punti consecutivi. Al prossimo turno avrà Elise Mertens, autentica miracolata del tabellone femminile fin qui: dopo tre match point consecutivi salvati al primo turno contro Mirjame Bjorklund (3-6 6-3 7-6) oggi ha ribaltato anche la partita contro Danielle Collins imponendosi 3-6 7-6(7) 6-1 cancellando uno 0-40 sul 4-4 nel secondo parziale e poi due match point nel tie-break.

Altri incontri

Brutta sconfitta per Victoria Azarenka, contro la cinese Lin Zhu. Un netto 6-3 6-3 per la cinese che vale un terzo turno allo US Open dove affronterà Belinda Bencic, che con lo stesso punteggio ha superato la britannica Yuriko Lily Miyazaki.

La bielorussa già a inizio anno, all’Australian Open, ebbe un quarto turno molto delicato contro Zhu, vinto soltanto 4-6 6-1 6-4 con una serie molto lunga di break e controbreak nel set decisivo e una ex numero 1 del mondo abbastanza in difficoltà nel leggere le traiettorie piatte e senza peso dell’avversaria. Qui però oltre a un gioco che forse non le piace particolarmente visto come cerchi spesso di appoggiarsi alla potenza avversaria, Azarenka è sembrata anche in difficoltà fisica. Si è visto e saputo che quest anno tennisti e tenniste stanno avendo a che fare con un virus influenzale: Emil Ruusuvuori ha dovuto ritirarsi prima del via, Ons Jabeur era pesantemente segnata da fatica e asma, Dominic Thiem ha raccontato di aver vomitato più volte, Christopher Eubanks e Mackenzie Macdonald erano ben lontani da una buona condizione. Lei, Vika, era molto affaticata e con continui colpi di tosse. Questa del virus non è una cosa nuova, al di là della situazione globale che abbiamo vissuto fino a poco tempo fa. Già solo nel 2022 a Miami cominciò a girare un virus gastrointestinale che, secondo quanto raccontò il papà di Clara Tauson, ne prese una ventina e la figlia rimase a letto una settimana con forti dolori e febbre.

Salta dunque il possibile big match al terzo turno tra Azarenka e Bencic, come salta anche quello tra Beatriz Haddad Maia e Karolina Muchova perché se la ceca ha fatto il suo (6-3 6-3 a Magdalena Frech) la brasiliana ha perso contro la talentuosa Taylor Townsend 7-6(1) 7-5. Infine, nuova vittoria per ritiro di Elena Rybakina che in questo 2023 è arrivata a sette partite concluse col ritiro o forfait dell’avversaria. Stavolta la “vittima” è Ajla Tomljanovic, al rientro dopo 10 mesi di stop per un problema al ginocchio e che dopo il primo turno vinto 6-4 al terzo set contro Panna Udvardy ha sentito ancora un po’ di dolore preferendo non rischiare.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani
Tags: US Open 2023

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