La notte, si dice, porta consiglio. E stavolta a noi italiani ha portato anche una bella notizia dal tabellone femminile degli US Open perché Lucia Bronzetti ha colto la prima affermazione in carriera contro una top-20, al sedicesimo tentativo, battendo Barbora Krejcikova per 6-4 7-6(3).
Un vero exploit, sebbene la versione della ceca sia lontanissima da quanto fatto vedere nella prima parte del 2023. Non toglie però i meriti di aver chiuso una partita che si era parecchio complicata, perché dal 3-4 la romagnola aveva spiegato le ali e si era issata fino al 4-0 nel secondo parziale. Sette game consecutivi che l’avevano portata vicinissima a un traguardo per lei mai avuto prima.
Krejcikova ha avuto una buona reazione, limitando soprattutto gli errori e reagendo fino ad arrivare al 5-5 col controbreak quando l’azzurra serviva per il match, ma in generale è come se tutti i limiti palesati in un’estate rovinata da subito col brutto infortunio alla caviglia patito a Wimbledon alla fine abbiano ulteriormente pesato come giudice della contesa. Ben 49 errori non forzati, decisamente troppi. E l’annata per lei è sempre più a rovescio. Si è fatta male al polso a novembre, due mesi ferma. Rientrata e abbastanza sorprendentemente è riuscita a giocare ad altissimi livelli tanto da prendersi il WTA 1000 di Dubai, ma da aprile il livello è crollato. È arrivata la separazione dal coach storico durante il Roland Garros e l’inizio della stagione su erba sembrava più che positivo con la finale a Birmingham, ma a Wimbledon come detto la caviglia ha cominciato a fare male dalla fine del primo turno. Un mese ferma, pochissimi allenamenti, condizione (e fiducia) scarsa, e così sono arrivate tre sconfitte consecutive.
Bronzetti ha interpretato da subito il match come meglio non poteva, comportandosi molto bene in fase di copertura del campo e non dando modo alla ceca di costruire il punto secondo le sue scelte preferite. Nemmeno lo 0-30 non sfruttato sul 3-3 ha avuto un contraccolpo nella determinazione, perché anzi quello sarà l’ultimo game perso prima dell’allungo decisivo con un bel turno di battuta salvato per il 4-4 e i tanti errori successivi dell’avversaria. Nel secondo, come detto, Krejcikova è sparita dal campo fino allo 0-4. Non è bastata nemmeno la bella reazione a capovolgere l’esito della partita, arrivato in maniera forse più sofferta ma davvero meritata.
Al prossimo turno Lucia affronterà una tennista all’esordio assoluto in un tabellone Slam: Eva Lys, tedesca nata a Kiyv, che passata dalle qualificazioni si è poi imposta 6-2 6-1 al primo turno sulla wild-card locale Robin Montgomery.
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