Una Waterloo per il tennis italiano questa giornata a Cincinnati, con tutti e 3 gli italiani rimasti in tabellone sconfitti per 2 set a 0 dai relativi avversari.
Se per Musetti e Sonego gli avversari erano proibitivi (rispettivamente Medvedev e Fritz), ci si aspettava qualcosina in più da Sinner, impegnato con Lajovic, ma con la scusante (ben visibile durante il match) della stanchezza post Canada.
Il primo a scendere in campo è il carrarino, nel remake del match di settimana scorsa contro Medvedev: parte bene Lorenzo ottenendo un break nel primo game ma lì termina il suo match.
Pioggia di errori e confusione tattica da parte del nostro giocatore che, dopo aver smarrito immediatamente il vantaggio, arranca sempre di più e soccombe per 6-3 6-2.
Passo indietro ben evidente rispetto alla prestazione dignitosa messa in campo la settimana scorsa, in cui costrinse il russo a giocare un tennis di buon livello per sconfiggerlo: quest’oggi Danil non ha avuto bisogno di tirare fuori una prestazione chissà quanto spumeggiante, ma è bastato per concedere 3 game in meno al nostro giocatore rispetto a settimana scorsa.
Al prossimo turno ci sarà il “clasico” contro Zverev, nella loro quarta sfida nel 2023 curiosamente sempre a livello 1000 (3-0 per il russo lo score).
Sonego, dopo la battaglia di ieri, impensierisce Fritz, ma non basta per accedere agli ottavi: nel primo set, Lorenzo va avanti due volte di un break, ma alla fine ne esce sconfitto per 6-4.
Più lineare il secondo set, dove entrambi i giocatori salgono di livello, sia con il servizio che con i colpi di inizio gioco e per vedere le prime palle break bisogna attendere l’undicesimo game: Sonego si trova sotto 0-40, riesce a recuperare e forza il set al tiebreak.
Purtroppo l’azzurro paga una partenza ad handicap, con qualche errore di troppo ed è costretto alla sconfitta dall’americano che chiude agevolmente per 7 punti a 1.
Praticamente in contemporanea cede al tie break del secondo set anche Sinner contro Lajovic: l’altoatesino da classifica era ampiamente favorito ma quanto accaduto è abbastanza comprensibile.
Nel primo set Jannik sembra contratto, non riesce mai ad impensierire il serbo che ottiene il break decisivo nel settimo gioco: 6-4 dopo 43 minuti senza appello.
Prova a reagire il neo numero 6 del mondo, che conquista 5 palle break nei primi due giochi in risposta, ma non riesce a passare al comando delle operazioni: a sua volta annulla 3 pesantissime chance di break in un game fiume, il nono, che avrebbe mandato Lajovic a servire per il match.
Nel tie break Jannik sembra quasi barcollare tra un punto e l’altro, sbaglia tanto (specialmente col dritto) e cede il passo per 7 punti a 4 al serbo che, partito dalle qualificazioni, è stato autore di un grande match che gli garantisce il pass per gli ottavi di finale che lo vedrà affrontare Taylor Fritz.
Sinner paga una scarsa percentuale di prime in campo (una delle cose su cui deve maggiormente lavorare) e tanti errori, specialmente col dritto.
Niente drammi, dopo la vittoria in Canada, una sconfitta all’esordio di Cincinnati non è per niente grave: ora bisogna ricaricare le pile e preparare lo Us Open al meglio.
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