Sofia Kenin sta cercando di riemergere dal pantano in cui è finita dopo due anni (2021 e 2022) pieni di problemi. Adesso è addirittura numero 128 del mondo, e non molto tempo fa non era nemmeno nelle prime 200 del mondo. Ex campionessa Slam, ha passato persino l’umiliazione di una sconfitta nel primo turno di qualificazioni dell’ultimo Roland Garros proprio un paio di settimane dopo aver battuto la numero 2 del mondo Aryna Sabalenka al primo turno di Roma.
È ancora una discreta altalena, sempre al limite con quel tennis piuttosto difficile da gestire se non è tutto a posto: va all’attacco, sì, ma è tutto piatto e basato sul timing. Una di quelle giocatrici che se sta bene può far stropicciare gli occhi e diversamente in giornata “no” può finire malissimo. In questo periodo, fatto di alti e bassi, tutto ciò viene forse accentuato e così passa da un successo contro Sabalenka alla sconfitta contro Margoux Rouvroy e infine al 6-4 4-6 6-2 contro Cori Gauff nel primo turno di Wimbledon, dove è entrata passando dal tabellone cadetto.
In una serata piuttosto positiva, ha tirato fuori qualità e grinta annientando alla distanza la numero 7 del seeding, ormai da settimane a sua volta impanatasi in una situazione di stallo preoccupante. Chi ha visto il loro precedente all’Australian Open del 2020 avrà subito notato quanto Coco sia diversa rispetto a quel giorno: ha forse aumentato le rincorse, sostenuta come sempre da una codnizione atletica importante, ma per il resto sembra regredita. Oltre al dritto con cui fa sempre fatica a dare spinta ed efficacia, oggi anche il rovescio rispetto a tre anni fa sembrava meno incisivo e potente, con poco controllo. Così, malgrado i favori (leggeri) del pronostico per lei è stata una serata di fatica e difesa.
C’è stato un gran clima sul Court 1, perché il match è diventato teso da metà primo set e nel secondo le due hanno dato il loro meglio da quando Kenin rientrava da 0-3 a 3-3. Gauff prendeva il secondo parziale, ma nel terzo scivolava subito indietro di un break. Sul 2-1 Kenin, Sofia ha dovuto fare i conti con un game al servizio molto laborioso e qualche pasticcio col dritto l’ha costretta a molteplici vantaggi, prevalendo con scambi tutti all’attacco. Coco ha poi rovinato tutto quando sul 2-4 è risalita dal 15-40 col servizio ma il doppio fallo del 40-40 ha fermato tutto. Già la prima in quel caso è volata fuori anche dal rettangolo del doppio, a dire quanto fosse tesa, e poi il dritto ancora a condannarla. Sul 2-5 ha tentato un disperato assalto ma il dritto largo sul 30-30 è stato l’anticamera della sconfitta.
Nell’altra sfida nobile della giornata femminile, Elina Svitolina si è imposta 6-4 6-3 contro Venus Williams. Da notare come, dopo tre game, Venus sia stata costretta a chiamare il fisioterapista per una brutta scivolata nei pressi della rete. Più o meno nello stesso momento in cui, due settimane fa, chiamava il trainer a Birmingham nel match (poi vinto) contro Camila Giorgi: pesante fasciatura quel giorno e oggi la sfortunata caduta proprio su quella gamba ad accentuare ancor di più il dolore. Non aveva cominciato male, ma la differenza tra le due è emersa dopo questo problema e l’ucraina ha gestito la situazione fino alla vittoria.
Tra gli altri risultati, la numero 14 del seeding Belinda Bencic ha superato Katie Swan 7-5 6-2 mentre la testa di serie numero 11 Daria Kasatkina si è imposta 6-1 6-4 contro Caroline Dolehide.
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