[WC] E. Svitolina b. [1] I. Swiatek 7-5 6-7(5) 6-2
Venus Williams, Sofia Kenin, Victoria Azarenka e ora Iga Swiatek. Quattro campionesse Slam messe in riga da Elina Svitolina, che oggi sul Centre Court ha avuto la meglio anche della numero 1 del mondo attuale in un incontro abbastanza simile a quello che la polacca ha giocato contro Belinda Bencic: intenso, palpitante, non sempre spettacolare ma sul filo dell’equilibrio per oltre due set.
7-5 6-7(5) 6-2 il punteggio finale che ha premiato la numero 70 del mondo, in tabellone con una wild-card ricevuta perché al momento dell’entry list era fuori dalle prime 200 del mondo ma con un passato da top-3, campionessa alle WTA Finals, rientrante dalla maternità. Semifinalista a Wimbleodn nel 2019, Elina ha ripetuto quel percorso con 10 giorni fin qui sorprendenti perché ancor più che a Parigi per il Roland Garros ha messo insieme prestazioni con un atteggiamento nuovo, molto più offensivo, giocando ben al di sopra del suo limite fino a inizio 2022 e ora sì potremmo dire di una rinascita sportiva.
Trascinata ancora una volta dal pubblico, ha saputo avere la meglio di un’avversaria molto fallosa, che nelle ultime partite ha mostrato quanto possa faticare su questa superficie (anche) per un discorso di scarsa fiducia quando si ritrova sotto pressione. Con buona probabilità, questa è stata anche l’ultima partita da numero 1 del mondo per Iga in questo primo frangente della propria carriera al comando della classifica perché ora è tutto nelle mani di Aryna Sabalenka, che con una finale la scavalcherebbe per almeno 50 punti.
Ci sono anche rimpianti, forse, per Iga che ha buttato il primo set con un tracollo verticale grave da cui emergono forti i suoi problemi di adattamento all’erba che ancora, come normale sia, abbia. Non bastano tre partite convincenti per cancellare situazioni dove inevitabilmente la polacca tende a faticare. Se non altro, quest anno ha alzato un po’ il livello cedendo contro un’avversaria davvero più brava, che aveva trascorso un inizio carriera dove anche lei non trovava feeling giusto con l’erba e poi nelle ultime tre edizioni di Wimbledon disputate ha raggiunto due semifinali.
C’è margine per la polacca, anche se la gestione di questi momenti di difficoltà possono aprire falle importanti. Oggi non aveva ripetuto lo stesso avvio di gara contro Bencic: la risposta funzionava bene e la prima di servizio stava tenendole un po’ di margine con la rivale. Sul 5-3 però il primo brutto segnale. Era 0-30 e se sulla prima “seconda” palla giocata dall’ucraina ha colpito in ritardo di dritto poi sul 30-30 di nuovo a fronteggiare una seconda ha mancato completamente l’esecuzione. Svitolina aveva messo una palla molto lenta tanto che la polacca ha dovuto andare verso la palla sbilanciandosi e colpendo a tutta mettendola sotto al nastro. Elina, tolto quel momento, mostrava una grande aggressività fronteggiando col dritto la diagonale sull’incrociato senza paura e nel finale di set sia il dritto sia il servizio di Iga sono spariti. Sul 5-4 per la numero 1, dallo 0-15, ha dovuto giocare solo con la seconda: otto punti consecutivi dove era sempre più col fiato corto e sempre più esposta, dando proprio la sensazione visiva di essere in affanno e senza scampo, a rincorrere anziché fare gioco.
Svitolina si prendeva meritatamente il set dove spiccava tra le altre cose il 92% di punti vinti con la seconda palla. Tutto il contrario qui di quanto accaduto nel secondo parziale in cui non solo le “seconde” sono aumentate ma crescevano anche i doppi falli. Ha subito un brutto break sull’1-1 dove sul 40-0 ha cercato una finezza a rete finendo per fare una figuraccia e con due doppi falli e tante seconde ha perso poi la battuta. Sul 3-2 è tornata in parità con un’avversaria che non riusciva a infilare più di qualche punto positivo. Se a fine primo set l’ucraina aveva una serie di 20-2 nei punti vinti, ora era a 12-3 e tornava avanti nel punteggio. Come contro Bencic, Swiatek ha gestito la fine del secondo set e nel tie-break ha trovato la reazione giusta prima per recuperare da 1-4 poi per non perdere nemmeno un punto dopo il brutto dritto incrociato che aveva dato all’avversaria il 5-4.
Nessun nuovo miracolo, però. Svitolina rimaneva favorita e dopo aver salvato un bel game al servizio sullo 0-1 si è involata con un doppio break che ha messo un macigno sul risultato finale. Così sarà lei giovedì a sfidare Marketa Vondrousova per un posto nella finalissima di sabato. Intanto, si è garantita di tornare la numero 1 del suo paese rientrando in top-30 e fermandosi per il momento appena davanti ad Anhelina Kalinina (27 contro 28).
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