[1] I. Swiatek b. Wang Xinyu 6-0 6-0
Ecco i primi momenti di vera Iga Swiatek, ed ecco arrivare una mazzata per l’avversaria, Wang Xinyu. In 51 minuti la polacca è salita sui pedali e ha lasciato sul posto la cinese, prendendosi la tappa che ha chiuso la prima settimana del suo Tour de France al Roland Garros. Un paragone ciclistico per raccontare la ‘biciletta’, il (nuovo) 6-0 6-0 della numero 1 del mondo che è approdata nuovamente alla seconda settimana del suo Slam perferito: su cinque edizioni non ha mai fatto peggio del quarto turno, nel 2019.
Le sue prime due uscite sul Philippe Chatrier non erano state particolarmente convincenti, e ci riferiamo sempre agli standard di chi ha mostrato di gestire questi momenti e questa superficie con grande disinvoltura. Oggi, però, davvero nulla da dire. Ha chiuso con 50 punti vinti su 67 giocati e quella sensazione di superiorità che ha tagliato le gambe alla rivale, troppo impacciata nei movimenti e vittima di una giornata veramente storta.
Wang non ha saputo proporre molto più che un tennis abbastanza aggressivo, ma giocato con la difficoltà di chi non sapeva impattare bene la palla perché estranea alle grandi rotazioni della polacca. Così sono nati tanti errori, mettiamoci anche un po’ di frustrazione e frenesia, che hanno reso la sua prima partita in carriera su un campo così importante come un vero incubo. Nel primo set, sotto 0-5, era risalita da 15-40 a 40-40 sbagliando però gli ultimi due punti. Sullo 0-5 nel secondo, era andata 30-0 prima di perdere gli ultimi quattro.
Il pubblico a un certo punto si era messo tutto per lei, esultando anche al primo ’15’ vinto sullo 0-5 quando Swiatek ha messo lungo un rovescio colpito troppo attaccato al corpo. Iga però mostrava oggi ben altro volto. Vinto il game ai vantaggi sul 6-0 4-0, dopo aver fatto un po’ di smorfie negative verso il team per alcuni errori, si è girata sempre verso il suo angolo caricandosi. La “solita” Swiatek, protagonista a livello di concentrazione ed efficacia della miglior partita dalla finale di Stoccarda. Rimane il punteggio, dopo due 6-4 6-0 consecutivi ecco arrivare un doppio 6-0. Lei impeccabile, l’altra semplicemente non pronta a questo genere di partita.
Altri incontri
Coco Gauff ha fermato l’arrembante corsa di Mirra Andreeva. La tennista russa, classe 2007, era al primo torneo Slam tra le grandi e dopo aver passato le qualificazioni aveva facilmente eliminato sia Alison Riske sia Diane Parry. Oggi, di fronte alla finalista della passata stagione, ha avuto i primi segnali di stanchezza e nervosismo, crollando alla fine dopo aver portato a casa il primo set al tie-break.
6-7(5) 6-1 6-1 il punteggio finale che ha premiato la testa di serie numero 6, in una partita dove soprattutto nel primo set ha avuto due importanti momenti in cui l’inerzia era girata, poi è arrivata la tensione dei game finali. Andreeva, anche vittima del suo carattere, ha rischiato grosso in almeno due volte. La più importante quando sul 6-4 nel tie-break ha persi il punto e ha lanciato una palla verso gli spalti. L’arbitro l’ha graziata: poteva essere squalifica, le è arrivato “solo” un warning. Ugualmente poco dopo, all’inizio del secondo parziale, ha scagliato la racchetta senza subire però punizioni severe.
Mirra è sembrata dare tutto a livello di energie in quella fase finale del primo set, dove aveva rimontato da 4-5 e 30-0 per l’avversaria (grave però qui il dritto sbagliato da Gauff) imponendosi al tie-break mostrando grande coraggio sul punto del 6-5 con una seconda sulla riga e poi il dritto a settare lo schiaffo al volo vincente. Poi però quel grande equilibrio, dovuto perlopiù alla solidità che a un vero spettacolo nella qualità, si è rotto e la più esperta (e parliamo pur sempre di una 2004) si è portata a casa la vittoria.
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