Djokovic liquida la pratica Khachanov in 4 set, recuperando un parziale di svantaggio, e si qualifica per la semifinale del Roland Garros dove troverà o il numero 1 del mondo Alcaraz, o Tsitsipas nel remake della finale australiana (e della sua ultima vittoria parigina).
Il russo concede le briciole nei primi game e ottiene il break nel quinto gioco (alla quarta chance) grazie ad un dritto che fa i buchi per terra e un rovescio davvero molto solido.
Djokovic soffre, non riesce quasi mai a rispondere e nello scambio da fondo si trova spesso a difendere e soccombere: Khachanov, incollato alla linea di fondo, non arretra mai e martella da ambo i lati, grazie anche all’aiuto del servizio che il serbo fa fatica a leggere.
Nole annulla due set point al servizio nel nono game ma nulla può in risposta: dopo 56 minuti, 6-4 per il russo.
Nel secondo parziale il tema non cambia: Djokovic spesso alza la traiettoria per togliere ritmo a Karen che dal canto suo non fa una piega e continua a tirare comodini, specialmente di dritto.
Il serbo non riesce a leggere il servizio del russo nonostante la percentuale di prime in campo sia in calo: si giunge così al tie break, con Djokovic che non ha avuto ancora una palla break in due set.
Quando il gioco si fa duro, come la sua carriera ci insegna, il 22 volte campione slam alza i giri del motore e vince il tie break per 7-0, in un misto tra bei punti da parte sua ed errori non forzati del russo: quinto tie break su 5 vinto in questo torneo.
Dopo un epilogo del genere, nel primo game al servizio del russo non potevano non esserci le prime palle break per il serbo e di conseguenza il primo game perso alla battuta per Khachanov: Djokovic domina il parziale, ottiene un secondo break sul servizio del russo che sembra anche scarico fisicamente, e chiude per 6-2 un set davvero ben giocato, condito da 19 vincenti e soltanto 1 errore gratuito.
Il russo perde sempre più campo, con il serbo che lo costringe a muoversi tantissimo, sia lateralmente sia in avanti con le palle corte: la sua palla, da posizione arretrata, non fa più male a Nole come nei primi due set.
Anche nel quarto, il break da parte di Djokovic sembra soltanto una questione di tempo: Khachanov recupera da 0-30 nel primo game ma nulla può nel terzo, con il serbo che praticamente non sbaglia più niente.
Prova a rientrare il russo nel game successivo, complici anche due doppi falli di Djokovic, ma non riesce a capitalizzare le due palle break conquistate: non molla il giustiziere di Sonego che nel settimo game annulla due palle del doppio break e conquista un’altra chance per rientrare nel set.
Doppio fallo di Djokovic e 4-4 inaspettato: il serbo però torna a concentrarsi subito ed ottiene nuovamente il break, a 0, che lo manda a servire per il match.
Stavolta Nole non si distrae e chiude a 0, con un ace, dopo 3 ore e 38 minuti.
Venerdì 12esima semifinale al Roland Garros per lui e sarà una super sfida: attende o il favorito nonché numero 1 del mondo Alcaraz o Tsitsipas, avversario in finale della sua ultima vittoria parigina nel 2021.
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