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Alcaraz IV, lo spagnolo vince Queen’s a torna n.1, Bublik conquista Halle

Alcaraz batte De Minaur e torna al numero 1 del mondo, conquistando il suo primo titolo su erba: Bublik invece continua la sua settimana magica battendo meritatamente Rublev ad Halle.
Confronto di stili tra Alcaraz, peso massimo di questo sport, contro De Minaur, peso piuma ma una gazzella in campo: l’unico precedente tra i due risale al match di Barcellona dello scorso anno dove lo spagnolo ebbe la meglio in 3 set dopo oltre 3 ore e mezza.
Non si ripete la lotta quest’oggi, con Alcaraz che non sembra intenzionato a sprecare la chance di tornare al numero 1 del mondo prima di Wimbledon.
Primo set che fila liscio fino al settimo gioco, con i giocatori in risposta che ottengono le briciole: nell’ottavo game, l’australiano si guadagna due palle break grazie ad ottime difese sulle bordate dello spagnolo che le annulla, prima con un ace e poi sfruttando un errore con il dritto di De Minaur.
Break mancato, break subito: alla prima chance del set, lo spagnolo ottiene il break e chiude per 6-4 dopo 49 minuti un primo set giocato discretamente, ma senza entusiasmare più di tanto.
Alcaraz chiama un medical time out per un fastidio alla coscia tra i due set ma non sembra risentirne il suo gioco e passa a comandare anche nel secondo set, nel quinto game, complici due sanguinosi doppi falli di De Minaur, di cui uno sulla palla break.
Set che procede liscio fino al decimo game, dove lo spagnolo regala con due errori col dritto lo 0-30 all’australiano ma si tira fuori tirando 4 servizi consecutivi vincenti.
Game, set and match, doppio 6-4 di Alcaraz che succede a Berrettini nell’albo d’oro del Queen e torna al numero 1 del mondo, vincendo il suo 12esimo titolo in carriera.
Nell’altra finale Bublik non parte benissimo, commette due doppi falli ed è costretto ad annullare la prima palla break di questa finale a Rublev: piazza la prima vincente, conquista il game e si issa sullo 0-40 in risposta, passando a condurre alla seconda chance utile.
Poco da fare per il numero 7 del mondo, Bublik serve come un treno e ottiene vincenti da ogni parte di campo: Rublev non riesce a carburare e a giocare di ritmo come gli piace, complici anche tante variazioni da parte del kazako che fanno impazzire il moscovita, che appare sempre più nervoso.
6-3 dopo 27 minuti che certificano il dominio di Bublik, veramente super centrato questa settimana.
Cerca di scuotersi Andrey, inizia a creare qualche crepa nel tennis del kazako e, dopo aver avuto una palla break nel quarto game, passa a condurre nel sesto, grazie ad un gran game di risposto condito da due risposte vincenti.
Non riesce ad avere chance Bublik e Rublev chiude al secondo set point, per 6-3, con una splendida veronica di rovescio.
Ad inizio terzo set arriva il passaggio chiave: Rublev annulla due palle break nel secondo gioco, conquista una palla game ma sbaglia un dritto dal centro del campo davvero facile e subisce al break alla terza occasione, con Bublik che tira un grande vincente di rovescio da fondo campo.
Altri disastri di Rublev al servizio lo costringono ad annullare una palla del 4-0 e a rientrare dal 15-30 sull’1-4: Bublik va a servire per il match, commette 3 doppi falli spingendo la seconda come se fosse una prima (una costante di tutto il match) ed è costretto ad annullare palla break.
Servizio vincente, va a match point e tira un ace di seconda a 205 km/h orari a certificare ancora di più il suo essere genio e sregolatezza.
Secondo torneo per il kazako (alla sua ottava finale) e primo su erba che gli consentono di raggiungere il best ranking alla posizione numero 26: quando Bublik è così centrato, è un giocatore da temere per tutti.

Marco Somma

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Marco Somma

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