Mirra Andreeva, sedici anni compiuti sabato scorso, ha assaggiato oggi cosa vuol dire giocare contro una delle migliori tenniste in circolazione nel 2023.
E per essere non ha nemmeno sfigurato, finché è riuscita a fare la sua partita, ma alla lunga la sfida contro Aryna Sabalenka era destinata a un copione dove la numero 2 del ranking, vinto il primo set, si sarebbe verosimilmente incanalata verso un successo ai punti relativamente agevole.
È un 6-3 6-1 quello che premia la giocatrice di Minsk, qualificatasi così ai quarti di finale nel WTA 1000 di Madrid dove avrà di fronte un’altra rivelazione come l’egiziana Mayar Sherif, passata anche per la vittoria causa ritiro di Camila Giorgi nel match d’esordio.
Oggi, alla prima su un campo così importante come il Manolo Santana di Madrid, Andreeva ha riproposto le belle qualità viste nei giorni scorsi. Il suo percorso con una wild-card era stato di buon valore, con vittorie convincenti fin dal primo turno contro Leylah Fernandez. Soprattutto, anche oggi ha ben impressionato la lucidità e la scelta dei colpi, con una qualità che ha mandato più volte in affanno l’avversaria nel primo set dove è stata in scia fino al 5-3 40-40. Aryna era abbastanza infastidita, per così dire, dal suo modo di stare in campo. Sul 4-3 e servizio, dopo essere stata ancora una volta ripresa da 30-0 a 30-30, si è asciugata il viso e ha cacciato un’occhiata poco tenera al di là della rete, quasi pensando quanto dovesse sudarsela contro una che ha praticamente 10 anni e tanta esperienza in meno di lei.
Andreeva ancora non ha il livello, e forse la spinta necessaria nel palleggio, per non rischiare di essere investita da Sabalenka, ma si opponeva molto bene nel primo parziale mettendo più volte a nudo i limiti della bielorussa quando deve “incontrare” una palla più lavorata. Mirra muoveva molto bene il gioco, quando poteva, o si sacrificava in fase di copertura cercando diverse volte di rimandare di là palle più cariche o con traiettorie diverse: alle volte alzando, alle volte accorciando. Aryna, perdendo i riferimenti, ha più volte perso gli appoggi e la misura dei colpi, arrabbiandosi parecchio già nel quarto game quando dal 30-15 ha messo a fondo rete e poi in corriodio due dritti su palle con poco peso. Si è salvata, sulla palla break, e si è caricata con un urlaccio facendosi poi cenno di svegliarsi.
Non è stata così semplice, e alla fine nel primo parziale al di là di qualche bella sbracciata della numero 2 del mondo (una molto pesante arrivata proprio dopo quella ‘occhiataccia’ sul 4-3 30-30) ha pesato tanto la scarsa percentuale di prime dell’avversaria nei turni di battuta persi: prima sul 2-2, poi sul 3-5. Tutto più agevole, invece, il secondo set per quanto Andreeva cercasse di resistere salvando diverse palle break sia sull’1-2 sia sull’1-4. Al servizio, però, Sabalenka non doveva più fronteggiare quella risposta così insidiosa che più volte trovava nel primo set e ha potuto gestire molto meglio tutta la partita.
Altri incontri
Aryna ai quarti di finale troverà un’altra giocatrice rivelazione di questo torneo: Mayar Sherif. L’egiziana, numero 59 del mondo (rientrerà abbondantemente nelle prime 50 con questo risultato) ha dato una scossa alla sua stagione dopo un lungo periodo complicato grazie a una bella cavalcata che l’ha vista battere Camila Giorgi (per ritiro dell’azzurra) e poi tre teste di serie: Anhelina Kalinina, Caroline Garcia ed Elise Mertens. La belga, oggi, ha avuto tante occasioni nel primo e nel terzo set, finendo però per perdere 6-4 0-6 6-4. Nel parziale d’apertura è stata per tre volte avanti di un break senza mai confermarlo, poi dopo il 6-0 del secondo ha perso per prima il servizio sull’1-2, lo ha recuperato ma di nuovo si è fatta brekkare dall’egiziana che ha allungato fino al 5-2. Sherif non ha chiuso il match sul 5-3 ma, dopo anche un medical time out, è riuscita a concludere la prova.
Sarà un’altra partita dove Sabalenka partirà largamente favorita e dove la sua avversaria cercherò di fare il possibile per far valere un gioco più consono alla terra battuta però difficile possa bastare a far più di un set magari equilibrato contro una giocatrice che a Madrid (ma in generale praticamente ovunque) è molto difficile da affrontare.
L’altro quarto di finale della parte bassa sarà tra Irina Camelia Begu e Maria Sakkari. La rumena, numero 31 del seeding, si è imposta 6-4 6-4 contro Liudmila Samsonova. Sconfitta un po’ a sorpresa per l’italo russa, che è però incappata in una giornata molto negativa al servizio con addirittura zero ace e nel primo set era avanti 3-0 prima di subire cinque game consecutivi. Nel secondo parziale le due sono arrivate in equilibrio fino alla fine quando Begu ha fatto il break decisivo sul 4-4. La greca ha replicato lo stesso punteggio contro Paula Badosa grazie a un’ottima prestazione al servizio dove ha cancellato tutte le palle break concesse ed è stata molto cinica contro una spagnola che aveva diverse lacune soprattutto col servizio dove le tante seconde l’hanno condannata a una partita di rincorsa.
Risultati
[9] M. Sakkari b. [26] P. Badosa 6-4 6-4
[31] I. C. Begu b. [14] L. Samsonova 6-4 6-4
M. Sherif b. [24] E. Mertens 6-4 0-6 6-4
[2] A. Sabalenka b. [WC] M. Andreeva 6-3 6-1
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