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WTA Madrid, Sabalenka supera la tempesta: batte una tenace Sherif ed è in semifinale

[2] A. Sabalenka b. M. Sherif 2-6 6-2 6-1

Per la prima volta quest anno si è visto Aryna Sabalenka stare male e in confusione in campo come oggi, nei quarti di finale del WTA 1000 di Madrid, dove ha impiegato un’ora per prendere fiato contro il tennis così particolare e coraggioso di Mayar Sherif. L’egiziana è una delle rivelazioni del torneo spagnolo e ha mostrato per lunghi tratti alla bielorussa come poter giocare sul “rosso” neutralizzando la grande potenza della numero 2 del mondo.

Alla lunga, la potenza della tennista di Minsk ha avuto la meglio per 2-6 6-2 6-1, dilagando però con relativo agio solo nel set decisivo mentre per quasi due set era una partita di grande affanno per lei che mostrava come anche accaduto contro Camila Osorio e Mirra Andreeva le lacune di chi è abituata ad andare a una sola velocità con l’acceleratore completamente schiacciato e a colpire lo stesso tipo di palla per ore e ore. Quando si trova davanti una che può fornirle palle molto lavorate, traiettorie diverse, velocità diverse, rischia il cortocircuito. È una delle mosse che usa per esempio Iga Swiatek, che però deve essere a sua volta aiutata da una grande condizione atletica e alto rendimento al servizio.

Di fatto, Sherif oggi scendeva in campo come assoluta sfavorita, chiamata a non sfigurare, completamente libera da pressioni, e ha messo in campo una prova di enorme coraggio e intelligenza. Magari non bellissima da vedere per le risposte che passavano una decina di metri sopra la rete, volutamente alzate per mandare fuori giri la rivale, ma la tattica ha funzionato alla perfezione nel primo parziale. Un 6-2 che poteva tranquillamente essere 6-0, con Sabalenka che si è smarrita completamente nell’energia e nella precisione, perdendosi anche lungo il campo, mancando nei passi e nella qualità. I game al servizio che ha tenuto sono stati tutti salvando chance di break, mentre in risposta non aveva l’impatto giusto, strappava i colpi, faceva errori grossolani.

La fortuna di Aryna, in questi casi, è che le sue riserve sono infinitamente di più di Sherif che pur vinto un set in maniera così brillante era chiamata ad arrivare in fondo e la scarsa esperienza (anche per lei) contro avversarie di questo calibro l’ha fatta andare lentamente fuori giri. Nel secondo parziale ha avuto per due volte un break di vantaggio, entrambi costruiti sugli erroracci di un’avversaria che non si sbloccava, tentando addirittura un serve&volley scriteriato sulla palla del 2-1 e dovendo arrampicarsi per colpire uno scomodo schiaffo al volo su cui Mayar si è avventata per il lob praticamente vincente. Quello che ha aiutato la numero 2 del seeding, alla fine, è il cominciare a trovare vincenti in sequenza colpendo finalmente bene. Non c’è voluto molto, alla fine, perché dopo il break del 2-2 ha salvato un’altra palla break per il 3-2 in suo favore e lì l’egiziana ha un po’ pasticciato tatticamente. Era avanti nel game ma prima si è messa nei guai da sola con una smorzata troppo casuale e mal calibrata, poi decidendo più volte di spostarsi per colpire di dritto sul lato del rovescio lasciando troppo campo scoperto e senza incidere, consegnandosi a un’avversaria che poteva colpire a tutta sia sul lungolinea sia sull’incrociato per il contropiede.

Il break del 4-2, arrivato anche con questi errori di inesperienza, ha portato un po’ di calma alla bielorussa che ha confermato il vantaggio e sul 5-2, cancellando una chance di 3-5, ha poi chiuso il parziale. Nel terzo a quel punto era tutto più comodo con l’inerzia a favore, e Sherif ormai calata nell’intensità si è consegnata con un brutto game perso al servizio da 40-15 sullo 0-1. Fatto il break, confermato, Sabalenka si è involata verso la vittoria divenuta a quel punto davvero agevole, ottenuta sfondando il muro dell’avversaria a suon di vincenti e progressioni potenti. Il solito copione, quello che in tanti si aspettavano dall’inizio. Sherif, giocando un tennis molto atipico, ha invece avuto la bravura di regalarsi una bella giornata e dar valore alla sua presenza tra le migliori otto di un WTA 1000.

Sabalenka attende di scoprire chi sia la sua avversaria giovedì: o Maria Sakkari, o Irina Camelia Begu, impegnate nella partita della sessione serale.

Diego Barbiani

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