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WTA Madrid: Kudermetova mette fine alla corsa di Pegula, per la russa prima semifinale in un ‘1000’

[12] V. Kudermetova b. [3] J. Pegula 6-4 0-6 6-4

Alla venticinquesima apparizione in un WTA 1000, Veronika Kudermetova ha conquistato la sua prima semifinale. Non sorprende troppo, magari, che possa essere accaduto proprio a Madrid. Il suo miglior risultato in termini di Slam è un quarto di finale, raggiunto proprio sulla terra battuta (al Roland Garros 2022) e l’unico titolo vinto fin qui in carriera è il ‘500’ di Charleston nel 2021. Non è proprio la tennista da considerare come terraiola, però c’è probabilmente il fattore di avere un po’ più di tempo nel colpire che la sta aiutando a emergere da quattro battaglie consecutive, oltre a essere questa una terra più veloce e dove l’altura gioca un ruolo sostanziale.

Kudermetova, numero 12 del seeding, ha vinto oggi la quarta partita di fila al terzo set su altrettante giocate nel torneo spagnolo: prima contro Nuria Parrizas Diaz, poi le quasi tre ore contro Anastasia Potapova e Daria Kasatkina (dove ha cancellato anche due match point) e infine oggi il 6-4 0-6 6-4 molto altalenante ma vincente contro Jessica Pegula. La numero 3 del seeding ancora una volta è stata molto lontana da un livello che ne rispecchiasse il valore. Ed è abbastanza anomalo, visto gli alti livelli tra continuità e prestazioni degli ultimi tre anni, compreso il torneo di Madrid del 2022 quando arrivò in finale e sfiorò il titolo. Quest anno invece, pur arrampicandosi fino ai quarti di finale, non è mai sembrata a suo agio in campo spingendosi fino alla quarta partita più per determinazione e attitudine in campo che per la qualità del gioco.

La statunitense è parsa avere sempre quelle due, tre marce in meno del suo standard. I passi erano pesanti, se spostata, e finiva per per perdere spesso campo in fase difensiva. Non di meno, nel tentativo di attaccare o mettere pressione con un colpo più profondo perdeva il controllo e commetteva un errore gratuito. Era una partita in totale rincorsa per lei, in generale non è stata nemmeno particolarmente bella per la difficoltà che entrambe avevano e non prendere il controllo della gara.

Kudermetova ha avuto tre volte un break di vantaggio sia nel primo sia nel set decisivo. In entrambi i parziali si faceva sfuggire quelle situazioni con errori abbastanza vistosi: per quanto il dritto cercasse di sostenerla, l’alternanza tra un buon punto e un errore incideva troppo. Pegula faceva quello che poteva, agendo di contrattacco, cercando di forzare errori o provare qualche circostanza più aggressiva ma spesso è parsa spenta, abbastanza demoralizzata. Potremmo ripercorrere i vari momenti dove le due si sono scambiate break e controbreak, ma in entrambi i parziali vinti da Kudermetova lo scatto decisivo è arrivato sul 3-3, con Jessica a perdere il terzo dei primi quattro turni di battuta giocati. E dunque rimane un solo punto da chiarire, per quanto ininfluente: come si è arrivati a quel 6-0 nel secondo set per la statuntiense? Pegula è riuscita a partire avanti col servizio in un game abbastanza “di passaggio” nell’economia del set, poi però ha azzeccato un paio di punti in risposta per cominciare a mettere un po’ di pressione sulla russa che è a sua volta crollata nel rendimento. La numero 3 del seeding ha avuto un break di vantaggio e dal 3-0 sono stati soprattutto errori della sua avversaria che a fine parziale ha poi ricevuto un medical time out per un fastidio muscolare alla coscia sinistra. Non che ci fosse qualcosa di particolarmente compromettente, ma alla quarta partita dove è chiamata a fatiche extra potrebbe anche aver sentito qualcosa. Anche dopo l’intevento della fisioterapista, il suo livello è rimasto abbastanza altalenante, e quello di Pegula non è cresciuto, da lì un terzo set che è stato una fotocopia del primo e, proprio come avvenuto lì, sul 3-3 Veronika ha allungato, chiudendo con un ace sul secondo match point.

Sarà di nuovo in campo domani, lei, e sarà da capire cosa è rimasto di quel fastidio e quante energie avrà ancora soprattutto dovesse essere chiamata a sfidare Iga Swiatek, attesa in campo contro Petra Martic e logica favorita malgrado anche lei non sembri particolarmente a suo agio sulla terra di Madrid mentre la croata tra il servizio in kick e gli slice continui col rovescio potrebbero darle qualche grattacapo di troppo. Per Pegula ci sarà un primo piccolo crollo nel ranking: non è a rischio la terza posizione, ma vedrà allontanarsi sia la stessa Swiatek sia Aryna Sabalenka. L’altra certezza per lei, alla fine di questo match, è che pur faticando tanto ha messo insieme un’altra buona settimana in un ‘1000’ con almeno i quarti di finale ottenuti: è l’ottava volta negli ultimi 10 eventi di questa categoria.

Diego Barbiani

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