Si sta confermando un cammino molto tranquillo per Aryna Sabalenka, che ancora deve ingranare le marce più alte ma dopo aver lasciato cinque game contro Marta Kostyuk sono sette quelli contro la connazionale e qualificata Irina Shymanovich.
Un primo set un po’ equilibrato, dove ha visto pure l’avversaria rientrare da 2-4 a 4-4, ma nei fatti per il break che spaccava definitivamente la situazione era questione di tempo, arrivato di potenza sul 6-5 quando dal 40-15 Aryna è risalita con quattro punti consecutivi. Primo parziale incamerato e strada che si è fatta sensibilmente più comoda, pur con qualche inciampo a inizio del secondo parziale.
Poco da dire, in generale. La sua superiorità in potenza e dinamismo è troppo superiore a queste avversarie e sarà così, salvo qualcosa di simile ad apocalissi sportive, anche al terzo turno quando si troverà di fronte Kamilla Rakhimova, oggi impostasi 6-3 6-4 contro Magdalena Frech.
Con Jessica Pegula che ha superato Camila Giorgi a causa del ritiro dell’azzurra, le due teste di serie più alte della parte bassa avanzano al terzo turno dove però non ci sarà la numero cinque del seeding Caroline Garcia. Designata nel possibile quarto di finale contro Sabalenka, la beniamina del pubblico di casa ha rimediato oggi l’ennesima delusione della sua stagione e, nel 4-6 6-3 7-5 per Anna Blinkova, ci sono stati ancora ben evidenti tutti i limiti di una francese che quest anno ha spesso ceduto occasioni importanti non reggendo per prima cosa con la testa. Avanti un set e un break, ha subito lo stesso copione del 2019 quando, sempre contro la russa e sempre al secondo turno del Roland Garros, aveva buttato la partita dal doppio break di vantaggio nel set decisivo.
Oggi, se possibile, è stato tutto ancor più caotico. Scivolata indietro di un break nel terzo set, Caroline ha rimontato prima sul 4-5 cancellando due match point ma si è messa di nuovo nei guai da sola sul 5-5 col doppio fallo dello 0-30. Tesa, ha buttato all’aria un paio di rovesci e, di nuovo costretta a rispondere per rimanere in partita, ha sprecato tantissimo non riuscendo a imporsi nemmeno quando l’avversaria mostrava segni di tensione e che è dovuta arrivare fino all’ottavo match point complessivo per chiudere con una prima di servizio non risposta.
Altri incontri
Diciamo subito una cosa: l’unica sfida al terzo turno tra teste di serie vedrà di fronte Pegula (numero 3) contro Elise Mertens (numero 28) con la belga ha superato a inizio giornata Maria Camila Osorio Serrano per 6-3 7-6(3). Per il resto, anche oggi è stata una ecatombe di teste di serie e con nuovi (e vecchi) volti che si son presi la scena. L’esempio emblematico del volto nuovo è Peyton Stearns, che in carriera prima di questo torneo non aveva vittorie contro top-50 e qui ne ha raccolte ben due, col 6-3 1-6 6-2 di oggi contro Aljona Ostapenko (numero 17 del tabellone) a suggellare una crescita continua partita dal tennis collegiale statunitense. L’esempio emblematico di volto “vecchio” è Anastasia Pavlyuchenkova, che ha raccolto un rocambolesco 4-6 7-5 7-5 contro Liudmila Samsonova (numero 15 del seeding) rientrando da 2-5 nel set decisivo.
Oltre a loro, buone vittorie per Sloane Stephens (6-1 6-4 contro Varvara Gracheva, siamo nell’ottavo di Sabalenka) e Karolina Muchova (6-3 0-6 6-3 contro Nadia Podoroska, semifinalista qui nel 2020). Nuovo successo anche per Elina Svitolina, che ha battuto in rimonta Storm Hunter, mentre bel 6-3 6-4 per la numero 8 del seeding Daria Kasatkina contro la finalista del 2019 Marketa Vondrousova.
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