Siamo alla domenica, giornata che fa tradizionalmente ormai da apripista al Roland Garros e c’è già la prima testa di serie compresa nelle 10 a essere eliminata nel tabellone femminile.
Maria Sakkari, semifinalista a Parigi nel 2021, ha perso per il secondo anno consecutivo contro Karolina Muchova. La ceca lo scorso anno si era imposta al secondo turno, stavolta è riuscita nel suo intento già all’esordio. Se nel 2022 ci erano voluti due tie-break, stavolta è stato un “relativamente” più agevole 7-6(5) 7-5.
La “solita” Muchova a incartare la vita alla greca, sconfitta tre volte in altrettanti confronti sulla terra battuta nei grandi tornei (oltre alla sconfitta di Parigi nel 2022 c’è anche quella di Madrid nel 2021) e soprattutto sempre prevalendo nei testa a testa decisivi dei vari set. Karolina ha recuperato uno svantaggio di 0-3, fallito la chiusura del set sul 6-5 ma tra ottimi servizi e qualche variazione che ha nelle corde è riuscita a mandare in tilt la tenuta della rivale. Nel secondo set di nuovo tutto in grande equilibrio fino al 5-5, quando la ceca ha operato lo scatto decisivo.
Saltata dunque la testa di serie numero 8, non l’unica della giornata ma la più “pesante” sebbene le reali possibilità di contrastare la grande favorita di questa zona, Aryna Sabalenka, non fossero nemmeno troppo alte. La bielorussa tra l’altro non è mai arrivata agli ottavi di finale a Parigi. Un po’ un paradosso per lei che ha sempre spiegato buona parte della sua piccola maledizione con la grande impazienza che aveva avuto per tanti anni in uno Slam prima di arrivare al successo all’ultimo Australian Open.
Quest anno non solo parte come grande favorita, anche per il fatto che sta per diventare la nuova numero 1 del mondo, ma il tabellone davanti a sé è l’ideale per avere zero problemi per lungo tempo. L’esordio di oggi contro Marta Kostyuk è stato molto discusso per tutte le ragioni che non vorremmo mai trattare, sulla guerra in corso in Ucraina e sulla posizione che Marta come tutte le connazionali hanno nel non stringere la mano a tenniste provenienti da quei paesi. Per il resto, la differenza sportiva tra le due era tanta, soprattutto in questo momento. 6-3 6-2 per la numero 2 del seeding senza nemmeno essere in giornata molto idilliaca, trovando però qualche bel colpo sul 3-3 dove ha salvato un game ai vantaggi e da lì è andata all’attacco in risposta, scavando il solco che l’avversaria non è più riuscita a coprire.
Il suo tabellone, dicevamo: dopo Kostyuk troverà al secondo turno la connazionale e qualificata Irina Shymanovic, che ha fatto jackpot imponendosi 6-7(6) 6-3 6-1 contro una scarica Panna Udvardy. In caso, onestamente fin troppo probabile, di vittoria avrà al terzo turno una tra Magdalena Frech e Kamilla Rakhimova. La polacca ha tolto di mezzo la testa di serie numero 29 Zhang Shuai, che ha rimediato solo due game contro di lei. Per la Sabalenka attuale, questa è poco più di una passeggiata.
La terza testa di serie eliminata è Magda Linette, semifinalista all’ultimo Australian Open e in difficoltà ora a ritrovare la giusta via dopo essere anche entrata in top-20 sullo slancio di quel risultato Slam. La polacca è stata sconfitta 3-6 6-1 6-4 contro Leylah Fernandez che al secondo turno troverà Clara Tauson, danese, anche lei (come la canadese) classe 2002, ex numero 33 del mondo. Tauson contro Fernandez sarà anche la riedizione della finale dell’Australian Open junior 2019.
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