Giornata tra alti e bassi a Madrid, dove all’esordio positivo di Iga Swiatek ha fatto da contraltare la sconfitta in tre set di Elena Rybakina, le due più attese in campo nella parte alta del tabellone del WTA 1000 spagnolo.
Oltre a loro, però, c’è stata anche la vittoria (sofferta) di Barbora Krejcikova mentre Victoria Azarenka è stata sconfitta contro Alycia Parks, prossima avversaria di Martina Trevisan.
[1] I. Swiatek b. [LL] J. Grabher 6-3 6-2
Partiamo dalla fine: Swiatek. La polacca tornava a Madrid dopo due anni, e nell’unica edizione giocata alla Caja Magica, nel 2021, si arrese agli ottavi di finale contro Ashleigh Barty. Fu un bel confronto, lei non era ancora top-10 (lo sarebbe diventato 10 giorni più tardi vincendo a Roma il primo ‘1000’ della carriera) ma tenne testa a lungo all’australiana. Di fatto, ora è lei a scendere in campo come leader del gruppo e questa sera ha avuto un esordio per nulla banale. Trovava una lucky loser, Julia Grabher, che ha impostato una partita da terraiola ormai “scomparsa” dal panorama attuale. Servizio fastidio ma altalenante, top spin esasperato sul dritto spostandosi continuamente sul lato del rovescio per avere maggior controllo delle operazioni.
Swiatek ha giocato ormai poche partite così, e quest anno a Madrid lo scenario è diverso rispetto alle precedenti edizioni: lei come le altre teste di serie, avendo un bye, sono chiamate a scendere in campo contro avversarie molto più rodate a condizioni non facili per l’altitudine, per lo spostamento indoor/outdoor per chi come Iga arriva da Stoccarda. Non è solo un discorso suo, diversi nomi importanti non hanno avuto esordi brillanti (eufemismo): Krejcikova si è salvata, Rybakina no. Ieri Aryna Sabalenka ha avuto diversi alti e bassi, Coco Gauff nel primo parziale era abbastanza in affanno tanto da dover cambiare tensione delle corde nel mezzo della partita. Jessica Pegula, vittoriosa in questo venerdì, ha impiegato almeno un set per aggiustare i colpi contro un’ottima Magdalena Frech. Quest ultima, come Grabher, proveniva dal tabellone cadetto ed era alla quarta partita qui. Per la numero 1 del mondo si è trattato perlopiù di avere pazienza e rimanere molto concentrata, ricordando però che nel 2019 quando perse la prima finale WTA della carriera (a Lugano) disse all’avversaria Polona Hercog che aveva tanto fastidio a sfidare un topspin così estremo e pesante sul dritto.
Oggi, in parte, si è rivisto quello scenario. Swiatek ha trovato un immediato break e distanziato l’austriaca fino al 4-1, ma già sul 4-2 ha avuto un piccolo passaggio a vuoto, per fortuna sua senza conseguenze. Ha chiuso il set non offrendo chance alla numero 78 del mondo e nel secondo è sembrata mettere in ghiaccio la partita prendendo addirittura un doppio break di vantaggio. Sul 3-0 e servizio, però, il passaggio a vuoto è stato più prolungato. Grabher, il cui sostanziale obiettivo era distruggere ogni certezza di Swiatek giocando traiettorie altissime e molto sporche, ha visto la sua tattica cominciare a fare effetto proprio negli ultimi due punti del quarto game: due gratuiti di dritto, controbreak, e riavvicinamento rapido sul 2-3. Iga, a quel punto, stava vedendo i propri errori aumentare abbastanza, ma nel sesto game ha saputo mantenere calma e compostezza sul 15-15, sul 30-30 e sul 40-40, chiudendo un game molto pesante senza concedere palle break. Affidandosi alla sua risposta, poi, ha rimesso due break di vantaggio e, malgrado un brutto inizio sul 5-2, ha poi rimediato chiudendo con quattro punti consecutivi. Al secondo turno avrà Bernarda Pera, cliente abbastanza scomoda sul rosso ma molto altalenante nel rendimento.
[3] J. Pegula b. [Q] M. Frech 7-6(5) 6-3
Per quanto riguarda gli altri nomi odierni, Pegula ha faticato un po’ più del previsto contro una coraggiosa e intelligiente Frech che nel primo set è rimasta in scia alla statunitense grazie a buone difese e soluzioni in slice, fino a raccogliere gli sforzi sul 4-5 quando la numero 3 del seeding ha perso il dritto. Passata avanti nel punteggio, la polacca non ha avuto chance di vincere il parziale ma ha continuato a creare fastidi e difficoltà alla ben più quotata avversaria cancellando alla fine tre dei quattro set point consecutivi fronteggiati. Ha ceduto solo all’ultimo, sul 5-6, quando il nuovo tentativo di palleggio con traiettoria alta è uscito di poco. Nel secondo parziale Pegula ha preso il largo, ma comunque se l’è dovuta sudare perché dal 5-1 ha visto l’avversaria tornare fino al 3-5 e impostare bene vari scambi, ma senza raccogliere quanto sperato. Jessica al prossimo turno avrà Marie Bouzkova, che ha sconfitto in tre set Aliaksandra Sasnovich.
A. Kalinskaya b. [7] E. Rybakina 7-5 4-6 6-2
Non ci sarà al terzo turno Rybakina, sconfitta 7-5 4-6 6-2 contro Anna Kalinskaya, che ha “vendicato” la sconfitta in tre set tirati a Miami, sempre nel match d’esordio della kazaka. Prova abbastanza impalpabile oggi per quest ultima, che ha faticato tanto in risposta non avendo l’ombra di una palla break nel primo set (la russa ha comunque gestito molto bene almeno un paio di occasioni, tra cui la serie ai vantaggi sul 4-5) e nel secondo è dovuta arrivare all’ottava per sbloccarsi. Viene da chiedersi, vedendola un po’ imperfetta negli spostamenti laterali, se ci fosse stato forse bisogno di qualche giorno in più per i problemi alla schiena di Stoccarda sebbene l’esordio di ieri in doppio allontana un po’ questa ipotesi. Kalinskaya a conti fatti ha meritato, giocando una partita da veloce, accelerando i ritmi alla battuta e togliendo spesso il tempo nello scambio a Rybakina, aiutata infine da un buon footwork che le permetteva di arrivare ovunque con discreto agio, come nel lungo scambio di oltre 20 colpi, sul 2-2 nel secondo parziale, dove ha rincorso qualsiasi accelerazione della kazaka prima di chiudere con un passante fulmineo di rovescio. Rybakina, ripreso il break per il 3-3 nel secondo parziale, è riuscita a emergere in quella fase tagliando di molto gli errori. Il momento positivo però è durato poco e all’inizio del terzo è tornata a ripetere errori che hanno spinto l’avversaria subito sul 2-0, allungo poi sul 4-1 e mettendo la parola fine all’incontro nell’ottavo gioco.
Altri incontri
A inizio giornata Krejcikova ha avuto bisogno di tre set per battere Danka Kovinic. Al di là della coraggiosa prova della montenegrina, aiutatasi molto bene coi propri colpi da fondo, la ceca è parsa abbastanza spaesata con tanti errori e situazioni altalenanti che sono continuate per almeno due set. Ha chiuso 6-3 4-6 6-0, tirando un importante sospiro di sollievo, e al prossimo turno troverà Xiyu Wang, che ha rimontato e battuto 3-6 7-6(5) 6-2 la rientrante Bianca Andreescu. Male invece Azarenka, sconfitta 6-2 7-6(4) contro Alycia Parks, prossima avversaria di Martina Trevisan, mentre torna al successo Daria Kasatkina, impostasi 6-4 6-3 contro Anastasia Pavlyuchenkova.
Risultati
[1] I. Swiatek b. [LL] J. Grabher 6-3 6-2
[28] B. Pera b. T. Maria 6-1 6-3
[22] Q. Zheng b. C. McNally 6-4 7-6(3)
[16] E. Alexandrova b. A. Cornet 6-4 7-5
[11] B. Krejcikova b. D. Kovinic 6-3 4-6 6-0
Xiyu Wang b. [23] B. Andreescu 3-6 7-6(5) 6-2
[27] P. Martic b. [Q] L. Siegemund 7-6(6) 6-3
A. Kalinskaya b. [7] E. Rybakina 7-5 4-6 6-2
[3] J. Pegula b. [Q] M. Frech 7-6(5) 6-3
[29] M. Bouzkova b. A. Sasnovich 6-4 6-7(4) 6-3
[18] M. Trevisan b. [Q] E. Bouchard 6-2 7-5
A. Parks b. [15] V. Azarenka 6-2 7-6(4)
[12] V. Kudermetova b. N. Parrizas Diaz 6-4 4-6 6-2
[21] A. Potapova b. J. Cristian 7-5 3-6 6-2
L. Tsurenko b. [25] J. Tecihmann 3-6 6-2 6-4
[8] D. Kasatkina b. [PR] A. Pavlyuchenkova 6-4 6-3
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