Iga Swiatek ha cambiato passo rispetto all’esordio.
La polacca si è imposta contro Bernarda Pera con lo stesso punteggio con cui aveva vinto il primo match giocato alla Caja Magica di Madrid, 6-3 6-2, ma la differenza tra le due prestazioni è notevole.
Per la numero 1 del mondo ci sono dunque di nuovo gli ottavi di finale al WTA 1000 di Madrid dopo quelli del 2021, quando si arrese contro Ashleigh Barty. Non avrà un match comodo, che sia contro Qinwen Zheng o Ekaterina Alexandrova, ma le situazioni ora sono inevitabilmente diverse. Oggi nel frattempo ha gestito molto bene la traiettoria mancina, confermando la buona abitudine lungo tutto il suo percorso nel circuito maggiore dove adesso vanta un 90% di vittorie contro queste giocatrici (18 su 21 giocate, qualificazioni comprese).
Pera, e non lo scopriamo ora, non è Julia Grabher. L’austriaca aveva un gioco diverso, più fastidioso per lo spin estremo dato al dritto, e forse oggi Swiatek si è sentita molto meglio in campo anche per quello, ma in generale qualsiasi dettaglio ha funzionato ad alti livelli. Compreso il servizio, dove ha messo insieme quattro ace e addirittura zero doppi falli, traendo anche diversi punti diretti e percentuali troppo elevate per la sua avversaria per poter fare qualcosa di più. Poi, a questo ci aggiungiamo come Iga abbia messo una pressione enorme in risposta fin dal primo game. Ingiocabile su questi ritmi, e Pera non aveva alcun respiro in campo. Possiamo anche elencare: 0-40 nel primo game in risposta, 0-40 nel secondo, 30-40 dal terzo al sesto, di nuovo 0-40 nel settimo. Bernarda non ha mai raggiunto i ’40’ prima della sua avversaria nei primi sette game al servizio su otto disputati.
L’impatto di Swiatek sulla palla oggi era dei migliori, malgrado poi sia stata la prima a perdere la battuta sull’1-1, messasi un po’ nei guai da sola sullo 0-30 scivolando dopo essere atterrata dal servizio e andando fuori giri col dritto. In un lampo, da quel break di ritardo, siamo arrivati al 6-2 5-1. Cambio di passo nato proprio da queste risposte e da una sensazione di facilità estrema nel gestire gli scambi quando faceva “frullare” il proprio dritto verso gli angoli. I primi colpi sembravano avere poco controllo, poi tutto è andato via facile, aiutata in certi momenti da un’avversaria che sbagliava anche troppo, costretta a dover sempre fare qualcosa in più. L’esempio lampante è la palla break per il 4-2 nel primo set: la prima al centro era molto buona, potente, e Swiatek risponde benissimo perché ha rimandato di là una palla profonda e senza forza. Pera si è trovata a dover forzare a quel punto su una palla che non aveva peso, mettendo il dritto sotto al nastro. Sul set point da fronteggiare la statunitense ha vinto un punto spettacolare, ma più che gli applausi meritati dava l’idea di quanto fosse difficile: braccio di ferro da fondo e Swiatek si è aperta il campo sul lungolinea di rovescio messo sulla riga laterale; Pera in ritardo ha arpionato la palla e alzato un lob che ha trovato Iga forse fuori posizione e non ha chiuso col dritto anomalo. Si è creato un nuovo braccio di ferro dove giocavano a stringere sempre più l’angolo: la polacca col rovescio, l’avversaria col dritto molto carico di spin. Al terzo colpo Bernarda ha cambiato verso il lungolinea e la polacca non ha rimesso dentro la difesa in allungo. Una fatica enorme per un punto. Swiatek, al servizio per il primo set: 15-0 con una prima al corpo, 30-0 con il terzo ace della sua partita, 40-0 con il quarto e chiusura con un buon rovescio incrociato in uscita dal servizio.
Nel secondo parziale è cambiato poco, con le solite risposte di Iga a creare l’occasione del primo break e un recupero da 0-30 controllando la situazione col servizio forse mai così efficace quest anno come oggi. Sul 2-0 non è arrivato il doppio break, solo rimandato al 3-1 quando alla terza chance ha attaccato la seconda di Pera per colpire alla fine col dritto lungolinea vincente. A quel punto, la numero 1 ha tirato il fiato e lasciato un game tranquillo al servizio all’avversaria, chiudendo con agio sul 5-2.
Altri risultati
Detto delle vittorie di Martina Trevisan e Jessica Pegula, il tabellone femminile ha visto crearsi agli ottavi la sfida tra Daria Kasatkina e Veronika Kudermetova, già quarto di finale dello scorso Roland Garros. Le due russe ci arrivano con prestazioni molto diverse. La numero 8 del seeding si è imposta 6-4 6-2 contro Lesia Tsurenko, mentre la numero 12 ha tremato per quasi tutta la partita chiudendo soltanto 7-6(3) 5-7 6-3 contro Anastasia Potapova, numero 21. In quest ultimo caso, Kudermetova non ha chiuso il primo set quando aveva il servizio a disposizione e nemmeno il secondo, sul 5-3, dopo aver sciupato un match point sul 5-2. Nel terzo, dopo tanto equilibrio, è riuscita a dare lo strappo vincente.
Petra Martic ha vinto in volata lo scontro contro Anna Kalinskaya, giustiziera di Elena Rybakina al turno precedente. La croata si è imposta 6-3 4-6 6-3. Il break decisivo nel primo set è giunto sul 4-3, mentre nel terzo ha allungato all’inizio ma sul 4-3 ha dovuto salvare cinque chance del controbreak, trovando poi la chiusura con un nuovo break nel game successivo. Affronterà Barbora Krejcikova, che si è imposta con un netto 6-4 6-1 contro Xiyu Wang.
Risultati
[1] I. Swiatek b. [26] B. Pera 6-3 6-2
[22] Q. Zheng vs [16] E. Alexandrova
[11] B. Krejcikova b. X. Wang 6-4 6-1
[27] P. Martic b. A. Kalinskaya 6-3 4-6 6-3
[3] J. Pegula b. [29] M. Bouzkova 6-4 7-6(2)
[18] M. Trevisan b. A. Parks 7-6(3) 6-1
[12] V. Kudermetova b. [21] A. Potapova 7-6(3) 5-7 6-3
[8] D. Kasatkina b. L. Tsurenko 6-4 6-2
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