[26] P. Badosa b. E. Cocciaretto 6-3 4-6 6-4
Grandi, grandissimi rimpianti per Elisabetta Coccciaretto, che aveva tra le mani un’occasione d’oro per prendersi una vittoria di buon valore contro Paula Badosa nel secondo turno del WTA 1000 di Madrid ma ha finito per cedere proprio in volata, dopo oltre due ore e mezza di lotta serrata.
Non vogliamo dire fosse “l’occasione che capita una volta nella vita” ma aveva fatto tutto benissimo per mettersi nelle condizioni di poter vincere una partita di grande appeal, contro la numero 1 spagnola sul campo centrale di un torneo di altissimo valore. Soprattutto perché, e qui ci sono anche meriti a Badosa, la rivale non ha mai fatto pesare un problema alla coscia sinistra che nei fatti però ha inciso tantissimo ed è tra le cause di una partita riapertasi dal 6-3 3-1 per la ex numero 2 del mondo.
6-3 4-6 6-4 il punteggio finale di un thriller, con la marchigiana lucidissima nelle scelte fino al 4-5 nel parziale decisivo quando perso il primo punto è andata un po’ in affanno come scelte sul secondo punto prima di commettere il settimo e ultimo doppio fallo della sua partita consegnandosi di fatto all’avversaria che con tre match point a disposizione ha sfruttato già il primo per alzare poi il braccio al cielo e ringraziare il destino, una divinità, qualsiasi elemento che possa averle dato un successo forse divenuto insperato.
Riavvolgendo il nastro, la prima metà di gara è stata molto standard con la favorita in campo che rispettava a pieno il pronostico, faceva valere la maggior pesantezza dei propri colpi per guidare lo scambio e non soffrire i tentativi di Cocciaretto di levarle il timing sulla palla. Elisabetta, purtroppo, ha pagato spesso il non avere un colpo definitivo oggi, ma quando c’è stata la prima occasione di tornare in partita ne ha subito approfittato. Il break del 4-3 nel secondo parziale ha suonato un primo campanello, un secondo è arrivato poco dopo con la massaggiatrice in campo a intervenire sul polpaccio sinistro della spagnola. Non è chiaro quando abbia sentito il fastidio, ma da lì in avanti ha fatto molta fatica soprattutto quando doveva spostarsi sulla sinistra o andare in allungo. Elisabetta, anche per questo, sfruttava a pieno l’occasione sul 5-4 quando al servizio per il set prima ha puntato al corpo, poi ha resistito alla risposta dell’avversaria per aprire il campo spingendo sul lato sinistro e raccogliendo facilmente il punto.
La chiusura del set è arrivata con un ace, il primo della sua partita, e un secondo poco più tardi quando sullo 0-1 è risalita da 15-40 prima grazie un bel servizio al corpo e poi con un ace di seconda a pizzicare quel tanto di riga che bastava. Badosa, da quel momento, è andata progressivamente in calando. Il lato sinistro era sempre più debole, con spostamenti macchinosi e in ritardo, ma non c’erano vere scene di dolore né altre richieste di intervento della fisioterapista. Si manteneva avanti, pur cancellando una palla break sul 2-2, ma non riusciva più a far male in risposta dopo anche una palla break sfumata sul 3-2 (ottima la calma di Elisabetta che ha giocato un buon dropshot).
Sul 3-3 Cocciaretto ha avuto la grande opportunità di prendere il comando. Era il turno peggiore per la spagnola al servizio, con l’ottavo doppio fallo che la mandava sotto 15-40. Ci saranno in tutto quattro palle break e Badosa alla fine ha visto il suo coraggio premiato: sulla prima ha servito bene, al corpo; sulla seconda ha fatto un vero miracolo perché spinta fuori dal campo e fatta correre dal dritto in cross dell’azzurra ma lei, pur camminando pesante e lanciandosi a occhi chiusi e senza appoggi verso la palla ha trovato un dritto lungolinea vincente clamoroso; sulla terza, costretta a una seconda di servizio, ha forzato tanto per giocare il kick in una fase dove cominciava a saltare molto male; sulla quarta, e qui ci sono probabilmente i maggiori rimpianti per Elisabetta, ha cambiato direzione allo scambio tentando un’uscita in lungolinea col rovescio che è finita su mezza riga esterna, dandole poi il comando e chiudendo col dritto vincente. In quest ultima fase, le due hanno scambiato tanto verso il centro del campo e Cocciaretto non è riuscita ad avere abbastanza coraggio per essere la prima a cambiare passo. Badosa, salvatasi miracolosamente, ha tenuto la battuta ed è andata a sedersi lasciandosi andare sulla propria sedia.
Non c’era grande scena in campo, da parte sua, ma era evidente fosse condizionata da una situazione fisica non perfetta. Però il peggio era passato, perché sul 4-4 dal 15-15 ha servito molto meglio di prima e si è portata comodamente sul 5-4, lì dove Cocciaretto ha sentito il momento e ha perso la battuta a zero. L’ultima italiana rimasta è così Martina Trevisan, che domani scenderà in campo contro Eugenie Bouchard.
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