[1] I. Swiatek b. [3] O. Jabeur 3-0 ritiro
Bruttissimo e tristissimo epilogo nella seconda, e tanto attesa, semifinale del WTA 500 di Stoccarda. Con una Porsche Arena strapiena, con decine e decine di bandiere equamente divise tra Tunisia e Polonia, ci si era preparati a una partita di alto livello tra Iga Swiatek e Ons Jabeur, non fosse però che la tunisina si è dovuta ritirare dopo soli tre game, visibilmente segnata da dolore per un problema al polpaccio accusato nel primo game.
La semifinale più attesa è durata poco più di 15 minuti, ma di fatto si era già conclusa dopo meno di cinque. Jabeur ha provato a giocare, ma Swiatek senza nemmeno forzare troppo la metteva in grande affanno con gli spostamenti. Non c’era via d’uscita per la numero 4 del mondo, che al cambio campo sull’1-0 si è seduta e ha cominciato a toccarsi la zona del polpaccio sinistro, col viso abbastanza preoccupato. Tre minuti di attesa, il tempo alla fisioterapista di arrivare e chiamare il medical time out. La fasciatura era importante, i movimenti molto cauti, e i primi spostamenti mettevano subito a nudo una condizione non sostenibile per almeno due set.
Ons nei giorni scorsi aveva fatto un accenno a quanto fosse grande la volontà, sua, di regalare sempre un motivo ai tanti tunisini, arabi, fan in generale, un motivo di gioia guardandola, e oggi c’era la sensazione che le avesse provate tutte anche dopo quel medical time out per non gettare la spugna e andarsene. Sarebbe stato accettabile, ma ricordiamo per esempio ad Adelaide a inizio anno come malgrado problemi alla schiena evidenti abbia voluto portare a termine la sua partita in semifinale contro Linda Noskova. Stavolta la situazione sembrava ancor più seria, e due game più tardi ha detto basta. Delusione enorme per lei, per Swiatek che è andata a consolarla alla sua sedia, per tutti gli spettatori che hanno accompagnato la sua breve intervista in campo con una standing ovation toccante. Proprio ora, tornata a giocare ad alti livelli, ecco un infortunio che ora dovrà essere valutato: nella fase finale zoppicava sempre di più, facendo anche fatica a mettere giù il piede. Inevitabilmente, tutta la parte di stagione sul rosso diventa ora una mega incognita.
E, diciamocelo, tutto ciò è davvero ingiusto.
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