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Musetti, c’eri quasi! Vince Tsitsipas ma che spavento per il greco

E’ Tsitsipas il primo finalista dell’Atp 500 di Barcellona: Musetti non riesce a sfatare il tabù greco, perdendo la quarta sfida su quattro contro il numero 5 del mondo.
Partita non bellissima ma divertente tra i due: sicuramente saranno due dei protagonisti più attesi sul rosso nel prossimo mese.
La chiave tattica del match sembra abbastanza chiara fin dai primi 15: Tsitsipas cerca di attaccare fin dai primi colpi, facendo muovere Musetti spingendolo lontano dal campo, per provare a chiudere o a rete(a fine match saranno 32 le sue discese a rete) o con palle corte.
Lorenzo dal canto suo cerca di caricare lo scambio da fondo, manovrando e cercando il rovescio del greco, sempre più tallone d’achille nel suo repertorio.
Il primo strappo è del 2 numero d’Italia, che nel terzo game ottiene il break grazie ad una grandissima difesa suggellata da un superlativo passante di dritto: purtroppo per lui il vantaggio dura poco, arriva subito il contro break del greco.
Di nuovo sopra Musetti, che nel settimo passa di nuovo a comandare e lo fa giocando un turno di risposta all’arrembaggio: da segnalare una grandissima risposta di incontro di rovescio sul 15-30 che lo manda a palla break.
Ma come successo precedentemente, Lorenzo non tiene la battuta, gioca il game peggiore del match e lo chiude a 0 con un doppio fallo: e purtroppo per lui il momento no continua, non riesce a chiudere il decimo game nonostante 2 chance per farlo e subisce il break decisivo che certifica il primo set, 4-6, per Tsitsipas.
Un altro giocatore subirebbe il contraccolpo psicologico, ma Musetti non è di quest’avviso: break nel primo game del secondo con un altro super passante di dritto.
Stavolta riesce a confermare il break nel turno di servizio successivo ma si fa riprendere nel sesto gioco: da questo momento inizia a soffrire in ogni game alla battuta, nell’ottavo annulla una pesantissima palla break e nel decimo un match point con un servizio esterno sul rovescio del greco, praticamente un assegno in bianco per gli avversari di Stefanos.
Break mancato break subito: Musetti, dopo essersi difeso in maniera stoica negli ultimi 2 turni di servizio, passa a comandare nell’undicesimo game grazie anche ad un doppio tocco a rete di Tsitsipas sullo 0-15 che ha fatto innervosire non poco il giocatore greco.
Recupera da 15-30 nel dodicesimo game (ancora due risposte sbagliate col rovescio da parte del greco) e inaspettatamente allunga la contesa al terzo dopo aver annullato un match point.
Psicologicamente l’inerzia sembra cambiata ma Tsitsipas dimostra perché è un campione e perché è ancora un giocatore superiore al nostro Lorenzo: annulla una pesantissima palla break nel primo game e si invola sul 4-0 nel set decisivo, lasciando andare il braccio sempre di più e sorprendendo Musetti che probabilmente non si aspettava questa reazione.
Arriva un sussulto d’orgoglio da parte di Lorenzo che, spalle al muro, inizia anche lui a lasciare andare il braccio: accorcia le distanze, da 4-0 a 4-2, ma Stefanos non concede più chance al nostro giocatore e chiude, dopo 2 ore e 27 minuti, per 6-3 un match duro anche dal punto di vista fisico, visto l’enorme quantità di scambi giocati.
Ancora segnali incoraggianti di ripresa da parte di Musetti questa settimana, dopo l’ottima settimana di Montecarlo: la sensazione è che si sta avvicinando, a piccoli passi, verso i grandissimi ma manca un ultimo step, sia a livello mentale che sia a livello tattico (ancora troppo distante il posizionamento in campo).
Il peggio sembra passato per Tsitsipas, dopo un periodo non brillantissimo post Australian Open e la reazione di oggi, dopo il rocambolesco secondo set, ne è la prova: per battere Alcaraz domani (difficile immaginare una sua sconfitta con Evans) servirà però sicuramente qualcosa in più.

Marco Somma

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Marco Somma

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